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“Trame Sonore” Mantova Chamber Music Festival: la musica da camera torna ad animare il grande Rinascimento Gonzaga

Dal 29 maggio al 2 giugno oltre 250 musicisti da tutto il mondo a dar vita a 150 eventi tra concerti, incontri e percorsi d’approfondimento in luoghi iconici quali Palazzo Ducale, Palazzo Te, Palazzo Castiglioni, Palazzo D’Arco, Rotonda di San Lorenzo, Piazza Santa Barbara, Teatro Bibiena, Basilica di Santa Barbara, Biblioteca Teresiana

Vale soprattutto quest’anno, dopo l’edizione ridotta della passata stagione, ricordare che cosa èTrame Sonore” e perché la definizione di ‘festival’ risulta così riduttiva per la grande kermesse, organizzata in cordata da Oficina Ocm, Direzione di Palazzo Ducale Mantova e Comune di Mantova: fucina privilegiata di incontro tra i migliori cameristi di tutto il mondo; luogo di creazione e sperimentazione di nuovi progetti artistici poi destinati a importanti tournée mondiali; spazio fluido di incontro tra addetti ai lavori per una riflessione, mai come oggi necessaria, sullo stato dell’arte e sul futuro della musica da camera, da sempre primo motore di divulgazione, opportunità di lavoro e consolidamento del settore classico; dialogo transgenerazionale tra artisti giovani e talenti affermati; costante dialettica tra ensemble cameristici e lavoro d’orchestra, quest’anno resa ancora più evidente dalle celebrazioni del 40esimo compleanno del cuore di “Trame Sonore”, l’Orchestra da Camera di Mantova.

Le sue cifre distintive – raffinatezza stilistica e cura del dettaglio – e il suo intendere l’orchestra come la più ampia espressione del camerismo emergono con forza nel percorso titolato 4OCM, che raccoglie le performance degli innumerevoli ensemble cameristici cui i suoi musicisti danno forma, e i grandi appuntamenti corali della sera nella meravigliosa Piazza Santa Barbara con la compagine al completo, a interagire con solisti e direttori come Alexander Lonquich, Barnabas Kelemen, Umberto Benedetti Michelangeli.

Appaiono già definite, intanto, le trame Giganti in Musica, che porta artisti di primo piano della scena internazionale nella Camera dei Giganti di Giulio Romano a Palazzo Te; Hausmusik, che invita a scoprire in musica storici palazzi nobiliari privati della città; 6 Corde, verticale virtuosa dedicata alla chitarra classica dalla Sala del Pisanello di Palazzo Ducale; Trekking Musicali Urbani, per andare alla scoperta della storia musicale di Mantova nei luoghi ove accadde; l’appuntamento con la musica contemporanea e chicche in prima assoluta di Wunderkammer; quindi L’Eco di Monteverdi nella ‘sua’ Basilica di Santa Barbara per la cui straordinaria acustica il genio del tardo Rinascimento compose alcune delle sue opere fondamentali; Fiumi Barocchi, ciclo dedicato alla musica antica nella magnifica Sala dei Fiumi di Palazzo Ducale, ove la cornice sposa idealmente il contenuto musicale in un continuum sinestetico; Celebrating, percorso d’ascolto dedicato agli anniversari di Josquin Desprez, Camille Saint-Saëns, Igor Stravinskij e Astor Piazzolla. E ancora Casa Mozart, che celebra il Salisburghese nella dimora che lo accolse 251 anni or sono nel suo viaggio mantovano, la trasversale e crossover Camera con Svista, la tradizionale rassegna bachiana Solo alla Rotonda nella romanica San Lorenzo.

Tra gli artisti che converranno quest’anno nella capitale Gonzaga per renderla di nuovo musicante e risuonante d’arte in ogni sua piazza o vicolo, ricordiamo innanzitutto Alfred Brendel, Guest of Honor, che interagirà con un quartetto d’archi composto dai violinisti Viviane Hagner, Stephen Waarts, dalla violista Karolina Errera, dal violoncellista Alexey Stadler, e Alexander Lonquich, da sempre Artist in Residence del festival, che percorrerà il cartellone in solitaria e con partner musicali d’eccezione come i violinisti Barnabas Kelemen e Nurith Stark, i violoncellisti Nicolas Altstaedt e Vashti Hunter, la violista Katalin Kokas e la pianista Cristina Barbuti, condividendo la scena 2 volte come solista con l’Orchestra da Camera di Mantova. Tornano, a testimonianza della voglia e dell’entusiasmo di ricominciare a fare musica dal vivo, insieme, in un contesto europeo, i violinisti Liza Ferschtman, Jonian Ilias Kadesha, Tai Murray, Marco Rizzi e Nurit Stark, i violisti Jennifer Stumm, Danusha Waskiewickz, Vladimir Mendelssohn, Simone Briatore, Vicki Powell e Nora Schwarzberg, il violoncellista Giovanni Gnocchi, i pianisti Andrea Lucchesini, Gloria Campaner, Gabriele Carcano, Antonio Ballista, Bruno Canino, Alessandro Stella e Andrea Rebaudengo, le voci Gemma Bertagnolli e Aco Biscevic, Quatour Hermes, Hesperos Piano Trio, gli ensemble allargati Archi del Cherubino, Accademia Strumentale Italiana ed Ensemble Zefiro. Importanti new entry il clarinettista Mate Bekavac, i pianisti David Kadoush, il violoncellista Luigi Piovano, i quartetti d’archi Kelemen, Arod e Abel, l’Ensemble di fiati 1781. “Trame Sonore” aprirà nel 2021 anche alla danza ospitando la compagnia CollettivoCinetico e la performer e coreografa Stefania Tansini, accoglierà una formazione che in una sorta di jam session classica, media l’incontro intergenerazionale tra affermati cameristi internazionali e musicisti emergenti (Ilumina Octet) e rinnoverà – a ulteriore riprova dell’attenzione ai giovani - la collaborazione con il Settore Alta Formazione dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

E i soli numeri già raccontano più di tante parole che cosa è davvero una città per 5 giorni musicata dagli infiniti intrecci cui concorrono tra gli altri ben 12 violini solisti, 20 pianisti, 20 ensemble cameristici, 5 violoncelli solisti, 5 viole soliste, 15 voci, oltre 20 fiati, 4 organisti. A ciò si aggiungano le narrazioni, affidate a 8 tra i più apprezzati musicologi divulgatori (Carla Moreni, Giovanni Bietti, Sandro Cappelletto, Guido Barbieri, Luca Ciammarughi, Stefano Jacini, Angelo Foletto, Oreste Bossini) e originali trekking musicali curati dalla guida e giornalista Giacomo Cecchin.