Notizie - Cultura e musica

Al via il Festival di Mentone

La settantunesima edizione dal 1 al 10 agosto

Sono rari i luoghi in cui la bellezza della musica si unisce alla magia di una cornice unica. Fondato nel 1950 dall'interprete ungherese André Böröcz, il Festival musicale di Menton, perla della Costa Azzurra arroccata a picco sul mare, accoglie da 71 anni esatti la quintessenza del concertismo internazionale. Gilels, Richter, Rostropovich, Menhuin, Michelangeli sono solo alcuni tra i nomi che si possono scorrere nell’albo d’oro di questa leggendaria rassegna in cui è protagonista la bellezza. Fondato dall'interprete ungherese André Böröcz, il Festival è ora nelle mani di Paul Emmanuel Thomas, direttore d’orchestra per anni assistente di Georges Prêtre che da subito – memore degli insegnamenti dell’indimenticato Maestro - ha impresso la sua particolare impronta innovatrice, chiamando a sé non solo star di assoluta grandezza ma anche personalità emergenti del panorama internazionale. ù

Una celebrazione della musica nelle sue più alte espressioni e, al tempo, un coraggioso investimento sui protagonisti di domani. In quest’annata particolare, messa a dura prova dall’emergenza Covid, Thomas ha caparbiamente inseguito il sogno di celebrare questo 71mo compleanno, cercando e trovando una formula che potesse coniugare l’impagabile emozione della musica fruita e condivisa con le più rigorose norme di sicurezza. “Esserci in questo 2020 ferito a morte da una pandemia che ha portato via molte persone ed ha messo in ginocchio il comparto artistico-musicale significa per me un motivo di orgoglio particolare, il segno di una resistenza che è al tempo stesso invito a rialzarsi, tutti insieme, e a ripensare un possibile futuro”. Programmazione ridotta degli appuntamenti, dall’1 al 10 agosto, possibilità di accesso agli appuntamenti serali anche da streaming (www.festival-musique-menton.fr ), numero di accessi limitato per consentire il necessario distanziamento sociale.

Lo scenario principale è sempre quello, mozzafiato, del Parvis di San Michele Arcangelo (definito anche “parvis des légendes), a cui, da quest’anno, si affiancherà l’altrettanto avvincente cornice del Parc du Pian, un uliveto terrazzato affacciato sul mare in cui, grazie ad un sofisticato sistema audio, gli spettatori potranno godersi en plein air la suggestione della musica in una risoluzione audio degna di una sala da concerto. Il programma ce lo svela, non senza una punta di palpabile commozione, lo stesso Thomas: “Innanzitutto una serie di concerti dedicati a Beethoven, di cui ricorrono i 250 della nascita, con protagonisti Renaud Capuçon ed il giovanissimo Kit Amstrong, che proprio qui a Menton qualche anno fa aveva fatto il suo debutto. Quest’anno, sempre in fatto di nuove proposte, il pubblico avrà modo di ascoltare per la prima volta Alina Ibragimova et Cédric Tiberghien, nel segno di una programmazione che da sempre punta a seminare continue suggestioni nei già consolidati percorsi di ascolto. Attesissimo, poi, sarà il recital di Bertrand Chamayou, il 3 agosto, con un programma spiccatamente romantico dedicato alle figure speculari di Liszt e Wagner. E ancora, per la prima volta accoglieremo sul palco l’orchestra barocca “les Arts Florissants”, diretta da William Christie, in un programma dedicato alla Francia con musiche di Charpentier e Campra. Infine, imperdibile la chiusura del Festival: un’autentica apoteosi firmata dal pianoforte visionario di Alexandre Kantorow, clamoroso vincitore dell’ultima edizione del Concorso Tchaikovsy di Mosca, qui chiamato a dialogare con il Quartetto Hermès”.

Elide Bergamaschi