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Bolzano: prosegue la sessantesima stagione sinfonica

60a Stagione Sinfonica

28 e 29 gennaio esecuzione in prima assoluta di Background Checks di Fabio Cifariello Ciardi

Negli ultimi mesi la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento ha rinnovato il proprio marchio compiendo una scelta di semplificazione di immagine che si abbina a un percorso culturale e artistico articolato, che nel partire dalla tradizione abbraccia la contemporaneità. Un percorso, ormai ben tracciato, fatto di programmi variegati concepiti per offrire al pubblico esperienze di ascolto e visive uniche, aperte alle tendenze sperimentali senza rinunciare a frequentare e coltivare la grande tradizione musicale occidentale. Un percorso, quindi, che guarda al futuro e porta con sé la propria storia, riflettendosi di conseguenza nelle scelte artistiche sia della Stagione Sinfonica, giunta alla sua 60 esima edizione, sia alla Stagione di Opera Contemporanea.

Stagione Sinfonica

La 60a Stagione sinfonica dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, di cui è direttore principale dal 2014 Arvo Volmer, ha preso avvio lo scorso ottobre e si protrarrà sino a maggio, per un totale di quattordici concerti proposti a Bolzano (Auditorium) e il giorno seguente a Trento (Auditorium S. Chiara).

Il 2 novembre del 1960 l’Orchestra Haydn iniziò la sua attività concertistica con il Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, pagina che riprenderà l’11 e il 12 febbraio 2020, con la direzione di Hansjörg Albrecht. Ma anziché accontentarsi di concerti celebrativi, dichiara il suo direttore artistico Daniele Spini, «preferiamo contribuire a disegnarne il futuro: così in questa stagione, come in quella che seguirà e durante la quale cadrà il suo sessantesimo compleanno, più concerti saranno legati da un filo sottile ma solido all’interno di un progetto che abbiamo voluto chiamare “Haydn: 60 anni e oltre”, dedicato alle quattro composizioni nuove da noi commissionate: Sinfonia (après Haydn 104) di Mauro Cardi, Infinito Concerto doppio per violoncello e pianoforte di Arturo Fuentes, Background Checks di Fabio Cifariello Ciardi e The Offline Side di Andrea Mattevi».

Già eseguite in novembre e dicembre le composizioni di Mauro Cardi e del messicano Arturo Fuentes, l’Orchestra Haydn si appresta a proporre il 28 e 29 gennaio Background Checks di Fabio Cifariello Ciardi, compositore interessato alla percezione, alla memoria e all’uso della tecnologia applicata a diversi fenomeni che raccontano il nostro presente. Tra i suoi interessi precipui è la trascrizione strumentale delle inflessioni e dei ritmi della voce parlata: Background Checks riflette questo suo orientamento e si rifà a uno degli ultimi discorsi tenuti da Barack Obama in qualità di Presidente degli Stati Uniti. Un discorso unico, toccante, appassionato, interrotto da attimi di inaspettata commozione, nel corso del quale Obama affrontò il tema del controllo dei dati giudiziari che negli Stati Uniti dovrebbe sempre precedere la vendita delle armi: la composizione di Fabio Cifariello Ciardi tenta di indagare quel momento con una sorta di «lente acustica», trasferendo in partitura le inflessioni, i ritmi, le pause della voce di Obama in un fitto contrappunto fra l’orchestra, il video e l’audio originale del discorso.

Il 21 e 22 aprile, infine, The Offline Side di Andrea Mattevi aprirà i due concerti nel corso dei quali Ariel Zuckermann dirigerà anche la Sinfonietta di Poulenc e la Sinfonia n. 3 in la minore, op. 56 "Scozzese" di Mendelssohn.

Il nuovo cartellone sinfonico dell’Orchestra Haydn vedrà ospite anche l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano che il 3 e 4 marzo 2020 si presenterà a Bolzano e Trento sotto la direzione del sassofonista Federico Mondelci con un originale Omaggio a Fellini, una Suite per sassofono e orchestra su musiche di Nino Rota, assieme al Concertino da camera di Jacques Ibert e Scaramouche di Darius Milhaud. Ampio lo spazio dedicato al repertorio classico e romantico, con musiche di Haydn, Gluck, Mozart, Rossini, Mendelssohn Bartholdy, Schumann e Wagner. L'attenzione si concentrerà anche sul catalogo sinfonico beethoveniano, di cui nel 2020 si festeggerà il 250° anniversario della nascita.