Notizie - Cultura e musica

Doppio appuntamento per Riccardo Muti e i Wiener Philharmoniker a Ravenna e Milano

Domenica 9 maggio due concerti al Teatro Alighieri e martedì 11 alla Scala

Ci sono, nel cielo della cultura, certi allineamenti, certe costellazioni la cui luminosità può fare molto per rischiarare la notte; il doppio appuntamento di domenica 9 maggio alle 17 e alle 20 al Teatro Alighieri, quando Riccardo Muti e i Wiener Philharmoniker saranno di nuovo insieme per l’anteprima della XXXII edizione di Ravenna Festival, è una di quelle fortunate congiunzioni, poiché unisce la più alta tradizione musicale al ritorno degli spettatori in sala. Con i due concerti di domenica i Wiener e Muti aprono la tournée che proseguirà a Firenze e Milano: i programmi musicali sono accomunati dall’esecuzione di Calma di mare e viaggio felice di Mendelssohn, ma alle 17 il concerto si completa con la Sinfonia n. 4 in re minore op. 120 di Schumann, alle 20 con la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 di Brahms.

L’11 maggio i Wiener Philharmoniker diretti dal Maestro Riccardo Muti concludono con un concerto al Teatro alla Scala la tournée italiana. Sui leggii l’ouverture Meeresstille und glückliche Fahrt di Mendelssohn, la Sinfonia n° 4 di Schumann e la Sinfonia n° 2 di Brahms. Il concerto testimonia il forte legame del Maestro Muti con i Wiener Philharmoniker, che lo scorso gennaio lo hanno visto per la sesta volta sul podio del Concerto di Capodanno, ma anche con il Teatro alla Scala di cui è stato Direttore Musicale dal 1986 al 2005. La presenza in questi anni al Piermarini con prestigiose orchestre ospiti del Maestro, che nel prossimo luglio compirà 80 anni, conforta l’auspicio del Sovrintendente, della Scala e dei milanesi di rivederlo finalmente anche nella buca d’orchestra del Piermarini. Il concerto sarà ripreso dalle telecamere di Rai Cultura, che lo trasmetterà in occasione dell’ottantesimo compleanno del Maestro, e insieme al concerto del Coro e dell’Orchestra diretto dal Direttore Musicale Riccardo Chailly lunedì 11 e a quello della Filarmonica della Scala diretta da Daniel Harding lunedì 17 maggio segna il ritorno del pubblico nella sala del Piermarini.

I due programmi riuniscono entro un solo sguardo tre pagine preziose del sinfonismo ottocentesco, legate dal filo robusto di una fertile, incontenibile immaginazione sonora. È difficile non cercare un messaggio nella scelta dell’ouverture Meeresstille und glückliche Fahrt (Calma di mare e viaggio felice), per quanto Mendelssohn, in quest’op. 27 composta nel 1828, non si limiti a illustrare il dittico di Goethe da cui trae ispirazione ma crei un proprio mondo musicale autonomo da quello della poesia. Rimane però, nel tema cantabile ma statico dei violini che apre Calma di mare, il senso di quel mare immobile su cui grava un silenzio enigmatico e terribile; a cui segue, nella seconda parte, la promessa luminosa di una meta non lontana, un approdo all’orizzonte. Ma, al di là delle consonanze con il sentimento collettivo di questi mesi, i programmi sono prima di tutto un omaggio alla città dei Wiener, a una storia che è anche la storia della musica occidentale, al patrimonio irrinunciabile che ritorna finalmente accessibile anche dal vivo.