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La Mahler Chamber Orchestra e Leif Ove Andsnes in due concerti al MiTo

Sabato 24 e domenica 25 settembre in un programma mozartiano

Dopo essersi colorato di molte “Luci”, come preannunciato dal tema di questa sedicesima edizione, MITO SettembreMusica 2022 sceglie di salutare il suo pubblico con le note cristalline della musica di Wolfgang Amadeus Mozart, interpretate da grandi ospiti internazionali. S'intitola infatti “Cristalli” il concerto conclusivo del Festival, in programma sabato 24 settembre alle 21.00 al Conservatorio “Verdi” di Torino e domenica 25 settembre alla stessa ora al Conservatorio “Verdi” di Milano. Protagonista la Mahler Chamber Orchestra, formazione europea nata nel 1997 sotto l’egida di Claudio Abbado, che presenta senza direttore un programma inusuale tutto mozartiano insieme a uno dei suoi partner artistici: il pianista norvegese Leif Ove Andsnes in veste di solista.

Andsnes interpreta due concerti per pianoforte e orchestra dai colori molto diversi – il più chiaro e radioso n. 22 in mi bemolle maggiore K. 482 e il più scuro e ombroso n. 24 in do minore K. 491 –proseguendo la collaborazione con la MCO nel segno di “Mozart Momentum 1785/86”: un progetto che lo ha visto suonare con questa orchestra in Europa e incidere per Sony Classical queste due pagine e altri lavori scritti da Mozart a Vienna nel 1785 e nel 1786. Direttore fondatore del Rosendal Chamber Music Festival, Andsnes è inoltre fresco della vittoria della IV edizione del premio “Abbiati” della critica discografica per l'album targato Decca dedicato ai Lieder di Edvard Grieg con Lise Davidsen.

Circondata dai due concerti pianistici, al centro della serata di MITO troviamo un'altra composizione creata da Mozart a Vienna nel 1786: la Sinfonia in re maggiore K. 504, detta “Praga” poiché eseguita per la prima volta nella capitale della Repubblica Ceca un mese dopo la stesura. La Mahler Chamber Orchestra, che riunisce 27 nazionalità diverse e raggiunge un vasto pubblico in 40 paesi nel mondo, la affronta in questa occasione senza direttore. Grazie alla maturità espressiva acquisita da Mozart su generi diversi, la Sinfonia "Praga" racchiude molte innovazioni stilistiche rispetto alle precedenti, a partire dalla suddivisione non canonica in tre movimenti fino alla scoperta di nuove potenzialità espressive degli strumenti.

I concerti sono anticipati dalle brevi introduzioni all’ascolto affidate rispettivamente a Stefano Catucci a Torino e a Gaia Varon a Milano.