
I due artisti aprono la serie degli streaming scaligeri del periodo natalizio con un concerto al Piermarini lunedì 14 dicembre alle ore 20. In programma pagine di Debussy, Poulenc e Ravel
Due artisti tra i più raffinati degli ultimi anni, un programma intimo ed elegante: il calendario degli streaming scaligeri di dicembre parte lunedì 14 alle ore 20 con Sabine Devieilhe e Alexandre Tharaud che presentano pagine di quattro autori fondamentali nella storia della mélodie francaise tra Otto e Novecento riprendendo la traccia della loro recente incisione “Chanson d’Amour” (Erato). “È possibile sognare una voce più duttile e sensibile, un’attenzione più maniacale al testo, al colore di ogni parola, all’inflessione del racconto, del timbro sottile di soprano dell’artista francese?” si chiedeva la critica del Monde Marie-Aude Roux dopo il concerto di settembre agli Champs-Elysées, mentre Mark Pullinger, recensendo il disco su Gramophone, conclude semplicemente che “altre mélodies – specialmente di Fauré – eseguite da questi squisiti artisti francesi sarebbero le benvenute”.
Sabine Devieilhe è oggi un’artista celebrata in Francia e in Europa per la naturalezza del suo canto di coloratura quanto per la sensibilità nel repertorio da camera: la Scala l’ha amata come Blonde nell’Entführung aus dem Serail diretto da Zubin Mehta e come Zerbinetta nell’Ariadne auf Naxos diretta da Franz Welser-Möst. Tra i suoi prossimi impegni segnaliamo i concerti diretti da Lorenzo Viotti alla Philharmonie de Paris e al Gulbenkian di Lisbona e la Regina della notte all’Opéra di Parigi e alla Staatsoper di Vienna.
Pianista raffinato ed eclettico, Alexandre Tharaud debutta alla Scala in questa occasione ma è un ospite regolare dei maggiori teatri e delle principali istituzioni concertistiche con un vasto repertorio che affonda le sue radici nel barocco (assai apprezzate le sue esecuzioni di Couperin, Rameau, Bach) per estendersi a Chopin, ai prediletti francesi, fino a Chopin, Beethoven e al contemporaneo. Ha pubblicato il libro “Montrez-moi vos mains”, sulla vita quotidiana del pianista, e ha preso parte al film Amour di Michael Haneke.
Nel 2020 Erato gli ha dedicato l’album “Poète du Piano” che ripercorre 30 anni di registrazioni, da Bach e Rameau a Debussy e Mompou.