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Eccezionale parata di stelle per il festival lirico 2020 all’Arena di Verona

Le più grandi voci della lirica internazionale in Arena in tre intensi mesi di bel canto e allestimenti spettacolari tra tradizione e innovazione, da sempre cifra stilistica del più grande palcoscenico d’opera del mondo.

La straordinaria macchina produttiva di Fondazione Arena si è messa in moto ed il cast rispecchia il principio fondante di una stagione che, non avendo abbonati, deve quindi necessariamente considerare ogni singola recita come un evento unico, garantendo al proprio pubblico le migliori voci dalla prima all’ultima serata, senza distinzione alcuna, con direttori di consolidata esperienza e allestimenti di grande impatto visivo, alternando la grande tradizione storica areniana ad innovazioni sapientemente calibrate, prima fra tutte quest’anno, la regia del pluripremiato regista internazionale Gabriele Muccino al suo debutto nel teatro d’opera con Cavalleria rusticana e Pagliacci, quindi il debutto sul podio areniano del trentenne venezuelano Diego Matheuz, già affermato a livello mondiale e fiore all’occhiello del celeberrimo El Sistema, modello didattico di educazione musicale pubblica ideato in Venezuela circa 40 anni fa che ha permesso a tanti bambini di tutti i ceti sociali di crearsi un futuro nella musica.

Oltre a questo esordio, tornano grandi direttori d’orchestra apprezzati nelle precedenti edizioni del Festival, forti dell’esperienza instaurata con i complessi areniani: Daniel Oren, che più di ogni altro ha creato una straordinaria empatia con l’Arena tanto da confermarsi anche per la stagione 2020 Direttore Musicale del Festival, Francesco Ivan Ciampa, maestro dalla carriera in continua ascesa, e ancora Plácido Domingo, eccezionalmente per una sera sul podio per Aida, Jordi Bernàcer, Marco Armiliato, Ezio Bosso e il veronese Andrea Battistoni.

Ma sono le voci il cuore pulsante del teatro d’opera, voci in grado di convincere per la loro consolidata presenza nei più prestigiosi teatri, voci in grado di creare un dialogo intimo e toccante con ciascuno spettatore. Dunque l’imperdibile recita di Cavalleria e Pagliacci dell’8 agosto con la coppia d’arte e di vita formata dal tenore Roberto Alagna e dal soprano Aleksandra Kurzak, per la prima volta protagonista di entrambi i ruoli femminili del dittico, cosa di per sé rarissima.

Nel cast del Festival 2020 vanno ricordati: il debutto areniano di Sonya Yoncheva, divina mondiale che in Traviata sarà al fianco di Vittorio Grigolo, star indiscussa e amante del palcoscenico areniano, oltre che grande beniamino del pubblico, a sua volta seguito dall’elegante canto dello spagnolo Celso Albelo e da Saimir Pirgu, artista dalla brillante carriera scoperto poco più che ventenne da Claudio Abbado. Insieme a loro ritornano stelle in costante crescita e conferma di pubblico e critica come Saioa Hernández (Nabucco) e Lisette Oropesa (Traviata).
Quindi un altro esordio di altissimo livello per l’affascinante soprano russo Aida Garifullina, nota al grande pubblico per il ruolo di Lily Pons nel film del 2016 “Florence” a fianco di Maryl Streep e Hugh Grant e per la partecipazione alla cerimonia dei mondiali di calcio 2018. Artista di grande talento, scoperta e lanciata da Gergiev, prende parte per la prima volta al Festival Lirico per interpretare una Violetta di altissimo impatto.

In omaggio all’ultima Traviata di Zeffirelli, regista che ha saputo esaltare gli spazi areniani come pochi altri, si assisterà anche all’importante debutto della star del Metropolitan Angel Blue, vera e propria celebrità richiesta dai grandi canali televisivi americani. Quindi Anna Pirozzi, in alternanza con Maida Hundeling ed Emily Magee – affermato soprano internazionale in una delle rarissime esibizioni italiane – interpreteranno il ruolo del titolo nell’intramontabile Turandot di Zeffirelli, affiancate dai tenori Murat Karahan e Jorge de León.

E ancora l’atteso debutto del soprano americano Angela Meade e il ritorno di María José Siri in Aida – opera simbolo del Festival Lirico – nel grandioso allestimento di Zeffirelli, affiancate dall’imperdibile voce di Marcelo Álvarez in alternanza con Yusif Eyvazov, grande amico dell’Arena che ha seguito sin dall’inizio la sua inarrestabile ascesa.

Quindi i baritoni Amartuvshin Enkhbat, Sebastian Catana, George Petean e Luca Salsi (autentico trionfatore della serata d’apertura del Teatro alla Scala di questa stagione) nel fortunato allestimento di Nabucco del 2017 di Arnaud Bernard con Anna Pirozzi, Saioa Hernández e Maida Hundeling nella parte di Abigaille.

Ed ogni ruolo, per tutta la stagione, nasconde delle perle vocali: Alberto Gazale, Rafał Siwek, Ambrogio Maestri, Roberto Aronica, Chris Merritt, Ekaterina Semenchuk, Olesya Petrova, Sonia Ganassi, Nino Machaidze, Daniela Barcellona, Elena Zilio, Ruth Iniesta, talento valorizzato dal Festival 2018, il richiestissimo soprano Marina Rebeka in coppia per Traviata con l’acclamato Francesco Meli, la grande Barbara Frittoli e tanti altri interpreti in un festival unico al mondo che consente di ascoltare in ciascuna recita artisti internazionali in ruoli diversi e assistere ad allestimenti grandiosi che si alternano ogni giorno. È un’opportunità irripetibile nel suo genere che gli appassionati d’opera e il grande pubblico possono sperimentare solo a Verona e che rende l’anfiteatro veronese un’esperienza davvero esclusiva.

La parata di stelle è impreziosita da cinque serate-evento con attesi debutti e graditi ritorni, a partire dall’imperdibile esordio del tenore Jonas Kaufmann, star al culmine della sua straordinaria carriera operistica che da molti anni il pubblico del Festival attende in Arena.
Ritorna Plácido Domingo, vero mattatore del palcoscenico areniano che nel 2019 ha celebrato in una serata indimenticabile – una vera e propria festa – i 50 anni dal suo esordio in Arena.
La divina Anna Netrebko – dopo lo straordinario successo ottenuto in occasione del debutto nel 2019 –torna in coppia con Yusif Eyvazov, per un gala ricco di sorprese tutte da scoprire.

Divenuto un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di danza, Roberto Bolle propone anche per il 2020 una doppia data per far sognare il pubblico areniano insieme al talento e all’energia dei suoi Friends.

Per finire, al termine del grandioso sold out del 2019 nei Carmina Burana di Orff, Ezio Bosso ha annunciato proprio sul palcoscenico areniano il suo ritorno per l’edizione del Festival 2020 alla guida dei complessi areniani nella monumentale IX Sinfonia di Beethoven.

 

Un capitolo speciale va poi dedicato ad una delle sorprese più gradite di quest’anno: il ritorno all’opera di una divina indiscussa del bel canto, vero pilastro della storia dell’opera, nonché volto popolare universalmente noto: Katia Ricciarelli. L’artista, impegnata in Cavalleria rusticana con la regia di Gabriele Muccino, regalerà al ruolo di mamma Lucia uno spessore del tutto particolare.