il capolavoro verdiano nell'allestimento firmato da Franco Zeffirelli a Busseto
Si chiude nei giorni 6 e 8 dicembre la Stagione Opera e Balletto 2019 del Teatro Grande con Aida, celebre
melodramma verdiano. Un’occasione attesissima dal pubblico perché l’Opera non si vede abitualmente sui palcoscenici dei Teatri di Tradizione, tanto che l’ultima rappresentazione bresciana è datata 1957.
Opera drammatica in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni, Aida narra della vicenda della schiava
etiope innamorata del condottiero “nemico”.
A Verdi, tuttavia, non interessava l’elemento esotico/etnico, ma l’intimo dramma umano, il conflitto tra sentimenti privati e doveri pubblici, tra l’amore passionale e l’amore di patria. Se si pensa a questo titolo, solitamente lo si immagina per le grandi rappresentazioni all’aperto, eppure Aida è soprattutto la storia di un dramma privato, che investiga – come solo Verdi sa fare – i conflitti interiori e l’introspezione psicologica dei protagonisti Aida, Amneris e Radames.
È proprio questa dimensione intima, privata, dei tre personaggi, così amati dal grande pubblico, che
l’allestimento di OperaLombardia mette in evidenza. Il monumentale capolavoro di Giuseppe Verdi si
presenterà nell’elegante allestimento firmato per regia e scene dal grande Maestro Franco Zeffirelli che
nel 2001 aveva ideato lo spettacolo per inaugurare il centenario verdiano al piccolo Teatro Verdi di Busseto, un allestimento in cui i limiti di spazio e di risorse diventano un’opportunità creativa per sondare altri terreni.
La regia di Zeffirelli viene ripresa nel 2019 da Stefano Trespidi, mentre i costumi originali di Anna Anni
sono stati ripensati da Lorena Marin. Le coreografie sono invece curate da Luc Bouy e le luci da Fiammetta Baldiserri. La direzione d’orchestra è affidata alla bacchetta di Francesco Cilluffo, direttore giovane ma di chiara fama che nel 2018 ha guidato l’Orchestra dei Pomeriggi nel dittico La voix humaine/Cavalleria Rusticana ed è presente ormai nei cartelloni dei più importanti teatri e festival europei (non ultimo il dittico L’oracolo / Mala Vita diretto per il Wexford Festival Opera).
In locandina troviamo un cast di giovani ma affermate voci: nel ruolo della protagonista Maria Teresa Leva,
Samuele Simoncini nel ruolo di Radamès, Cristina Melis in Amneris, Leon Kim impersonerà Amonasro,
Fabrizio Beggi sarà Ramfis, Francesco Milanese Il Re d’Egitto, Alessandro Mundula Un Messaggero e
Teresa di Bari Una Sacerdotessa.
I biglietti sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Grande (aperta dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle
19.00, il sabato dalle 15.30 alle 19.00, domeniche di spettacolo dalle 13.30 alle 15.30), on line su
vivaticket.it e nelle filiali abilitate di Ubi Banca in Brescia e provincia.
Anche per questo titolo sarà attivo il progetto di accessibilità OPEN