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Antonio Pappano inciderĂ  una nuova Turandot con Jonas Kaufmann e Sondra Radvanovsky

Ci saranno anche Ermonela Jaho (Liu), Michael Spyres (Altum), Gregory Bonfatti (Pang), Siyabonga Maqungo (Pong), Michael Spyres (Altum), Mattia Olivieri (Ping) e Michele Pertusi (Timur). Il 12 Marzo 2022 concerto a Roma con gli stessi interpreti in forma di concerto. 

Intenso programma di concerti a Roma per il direttore stabile di Santa Cecilia con, fra gli altri, Rossini e Strauss. 

Sono otto le produzioni che vedranno impegnato il Direttore Musicale dell’Accademia nella nuova stagione. Sir Antonio Pappano offrirà al pubblico l’interpretazione di un vasto repertorio che si estende dal Belcanto di Rossini al Romanticismo austro-tedesco, al repertorio inglese della prima metà del Novecento con Benjamin Britten e Ralph Vaughan Williams fino alla musica contemporanea di Thomas Adès, Alfred Schnittke e Claudio Ambrosini. Inoltre, Pappano salirà sul podio di Orchestra e Coro affiancati da un cast internazionale per dirigere – per la prima volta – la Turandot di Giacomo Puccini.

Il primo appuntamento che lo vede protagonista è a fine novembre (25, 26 e 27), prima di una lunga tournée con tappe in Austria e Germania. Sir Tony dirige l’Orchestra nella Sinfonia n. 1 di Jean Sibelius ma nella prima parte del concerto tornerà a Santa Cecilia un ospite d’eccezione, il richiestissimo fuoriclasse del pianoforte – assente dalle stagioni ceciliane dal 2018 dopo una lunga e acclamata tournée in Asia – Daniil Trifonov che si cimenterà in un suo cavallo di battaglia: il Concerto per pianoforte n. 1 di Johannes Brahms. A gennaio (27, 28, 29) spazio per una grande passione del Maestro che dedicherà questo concerto a un autore simbolo del melodramma italiano: Gioachino Rossini. Insieme a un cast stellare composto dal soprano Eleonora Buratto, dal contralto Teresa Iervolino, dai tenori Javier Camarena e Michael Spyres e dal basso Carlo Lepore, dirigerà la Messa di Gloria di Rossini, che verrà incisa per Warner Classics. Sempre di Rossini verranno eseguite le Arie "Quali accenti - Bella imago degli dèi" dalla Semiramide, "E a tanto giunger puote" da Otello, e la Sinfonia da Armida. Sarà questa l’occasione per dedicare all’ex Presidente di Santa Cecilia Bruno Cagli una giornata di studi rossiniani.

Nel mese di febbraio (3, 4 ,5) Pappano presenta una prima esecuzione italiana: il Concerto per pianoforte e orchestra di Thomas Adès, che nel 2012 salì sul podio di Orchestra e Coro dell’Accademia per dirigere alcune sue composizioni. Il Concerto per pianoforte è stato commissionato al compositore britannico dalla Boston Symphony Orchestra per il pianista russo-americano Kirill Gerstein che siederà al pianoforte anche in questa occasione. Completato nel 2018, è stato diretto il 7 marzo 2019 dallo stesso compositore nella prima mondiale alla Symphony Hall di Boston. Accolto con grande entusiasmo da pubblico e critica, il Boston Globe lo ha definito "un felice incontro tra giganti" (tra Adès e Gerstein) mentre il Boston Classical Review ha aggiunto: “l'effetto è ipnotizzante e il Concerto si pone come il più grande risultato di Adès fino ad oggi.” Completano il programma L’apprenti sorcier di Paul Dukas e Also sprach Zarathustra di Richard Strauss. Il mese di marzo vedrà Sir Tony impegnato in tre produzioni con le compagini ceciliane, una delle quali legata a un’altra incisione discografica Warner Classics: la Turandot di Giacomo Puccini in forma di concerto (fuori abbonamento). Il 12 marzo, al termine delle sessioni di registrazione, Pappano dirigerà un cast internazionale con Jonas Kaufmann e Sondra Radvanovsky al debutto rispettivamente nel ruolo di Calaf e di Turandot, Ermonela Jaho (Liu), Michael Spyres (Altum), Gregory Bonfatti (Pang), Siyabonga Maqungo (Pong), Michael Spyres (Altum), Mattia Olivieri (Ping) e Michele Pertusi (Timur).

A marzo un’altra prima esecuzione a Santa Cecilia sotto la bacchetta del suo Direttore Musicale: il 17, 18 e 19 Pappano dirige la Faust-Cantata, una delle composizioni più importanti del russo Alfred Schnittke; composta nel 1983, è una riflessione del compositore sui temi del Bene e del Male, della colpa e della redenzione. A seguire, Pappano continua il suo viaggio nella musica di Anton Bruckner, contrapponendo alla Faust-Cantata la sacralità bruckneriana con l’esecuzione della monumentale Sinfonia n. 9, testamento sinfonico incompiuto del compositore austriaco dedicata “Al buon Dio”, confermando l’intimo legame che sussiste tra il suo sinfonismo e la fede cattolica. Il 24, 25 e 26 marzo un programma tutto inglese con autori del ‘900 quello con Janine Jansen che torna a Roma per cimentarsi nel Concerto per violino di Benjamin Britten, pezzo di rara esecuzione che manca dai cartelloni dell’Istituzione dal 1978. Completano il programma le Enigma Variatios di Edward Elgar che contengono il famoso Nimrod, uno dei bis preferiti dal Maestro Pappano durante le tournée all’estero, e Fantasia on a theme by Thomas Tallis di Ralph Vaughan Williams che prendeva spesso spunto da temi popolari inglesi o composizioni rinascimentali per i suoi lavori e per questa Fantasia scelse un inno di Thomas Tallis, tra i maggiori compositori e polifonisti del rinascimento inglese. Ancora un concerto per violino, questa volta con Lisa Batiashvili, artista con cui Pappano collabora stabilmente: il 7, 8 e 9 aprile, oltre alla prima esecuzione assoluta del compositore veneziano Claudio Ambrosini Dosàna nóva, Pappano dirige l’Orchestra e Lisa Batiashvili nel Concerto per violino n. 3 di Camille Saint-Saëns che manca dai cartelloni dell’Accademia dal 1976. A chiudere il programma, la Sinfonia n. 4 di Johannes Brahms. È un programma tutto italiano quello del 21, 22 e 23 aprile, dove Pappano, l’Orchestra e il Coro dell’Accademia, il tenore Saimir Pirgu e il baritono Mattia Olivieri eseguiranno la Messa di Gloria di Giacomo Puccini (ultima esecuzione a Santa Cecilia nel 1990), opera giovanile in cui si manifesta già tutta la futura grandezza del compositore. Dopo le prime esecuzioni, accolte con favore da pubblico e critica, non venne quasi più eseguita fino al 1952 con concerti a Chicago e poi a Napoli. Puccini in seguito utilizzò alcuni dei suoi temi in altre sue opere: l’Agnus Dei nella Manon Lescaut e il Kyrie in Edgar. Il programma prevede, inoltre, l’Elegia di Amilcare Ponchielli e il poema sinfonico di Victor De Sabata Juventus composto nel 1919 e dedicato al fratello Libero, in quel periodo sotto le armi. Poco dopo la prima esecuzione, il poema è stato diretto da Arturo Toscanini alla Scala di Milano, da Richard Strauss in una tournée sudamericana e da Walter Damrosch negli Stati Uniti con la New York Philharmonic Orchestra.