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Teatro Olimpico di Vicenza - 74° Ciclo di Spettacoli Classici

Dal 23 settembre al 23 ottobre l'edizione dal titolo  “Nemesi Ogni viso avrà diritto alle carezze”

Prende forma nella presentazione del 22 maggio il 74° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, direzione artistica di Giancarlo Marinelli, il terzo firmato dallo scrittore e regista, il secondo in tempi di pandemia, programmato dal 23 settembre al 23 ottobre prossimi.
Saranno sette le produzioni presentate nel Ciclo dei Classici edizione 2021, di cui cinque in prima assoluta, con titoli della tragedia, assenti da molti anni dal palcoscenico olimpico, come Fedra o Ester, ma anche rivisitazioni irreverenti del mito come Eracle o le Sirene, con una celebrazione di Stravinskij, a cinquant’anni dalla scomparsa del compositore con la sua l’Histoire du Soldat, che inaugurerà il Festival, rivisitata da Giancarlo Marinelli, con un cast inedito di interpreti. Altre digressioni musicali e una serie nutrita di approfondimenti sui grandi temi a cui le drammaturgie rimandano, andranno ad arricchire la programmazione olimpica numero 74.

Il 74° Ciclo dei Classici all’Olimpico sarà aperto da l’Histoire du Soldat, una scelta che non ha solo a che fare con la ricorrenza dei 50 anni dalla morte di Igor Stravinskij, ma è profondamente legata al tema della nuova edizione. Questa piccola opera scritta nel 1918, agli albori dell’epidemia di spagnola, è una storia di guerra che riflette il sentimento di perdita dei riferimenti e rappresenta una ricerca di senso nel tempo e nello spazio. Una composizione di impatto fortissimo, ma “leggera”, adatta a viaggiare nelle piazze, con un’orchestrazione straordinaria e una drammaturgia profonda. Così, il testo della favola in musica di Stravinskij diventa come pochi altri la rappresentazione della Nemesi che dà il titolo a questa edizione dei Classici all’Olimpico: il Soldato che vende il violino e l’anima al Diavolo in cambio di una ricchezza che lo priverà di tutto, una ricchezza che lo priverà di ogni carezza, per questo piccolo Faust in miniatura, che alla fine è in ognuno di noi. Lo spettacolo - in prima nazionale - musica di Igor Stravinskij, libretto di Charles Ferdinand Ramuz, nella versione di Giancarlo Marinelli, qui anche regista, avrà come voce narrante Drusilla Foer, attrice icona di stile e di ironia, nota al pubblico per le sue incursioni televisive e sulla rete, André  De La Roche nei panni del Diavolo (e coreografo) e Beatrice Venezi direttore d’orchestra a guidare nell’esecuzione dal vivo l’ensemble della OTO. Histoire du Soldat. (Histoire d’un Enfant) sarà in scena giovedì 23, venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 settembre alle 21.00.

Appartiene alla sezione Off, tradizionalmente rappresentata in palcoscenici fuori dal monumento palladiano, il secondo titolo, una produzione del Teatro dei Borgia, compagnia molto apprezzata con la sua pièce on the road due anni fa. Eracle l’invisibile è uno spettacolo per 25 spettatori, tratto da Euripide, drammaturgia di Fabrizio Sinisi, con Christian di Domenico, progetto e regia di Gianpiero Alighiero Borgia, in programma da martedì 28 settembre a domenica 3 ottobre (alle 18.00 e alle 21.00, alcuni giorni in doppia recita), sulla Terrazza de Teatro Comunale di Vicenza.

Liberamente ispirato al mito greco di Eracle, il forte e l’invincibile per eccellenza, affronta il tema della “tragedia della paternità” con la storia di un padre separato la cui vita inciampa in un evento imprevisto e lo fa precipitare nell’agone del declino economico, relegandolo ai margini della società, tanto che il protagonista accoglierà gli spettatori-partecipanti in una tenda di primo soccorso. Attraverso una piccola storia della quotidianità, viene rappresentato con forza e verità il sentimento di paura e rabbia che tante volte diventa violenza, un esempio di impegno sociale e teatro civile, che da sempre caratterizza la compagnia pugliese.

Due recite serali e una pomeridiana sono previste per Antigone, da Sofocle, una produzione di Tema Cultura in prima nazionale, al Teatro Olimpico venerdì 1 ottobre alle 21.00, sabato 2 alle 21.30 e domenica 3 alle 18.00. Nella rivisitazione della tragedia fatta da Giovanna Cordova, qui anche come regista, è presentato l’eterno conflitto tra giustizia terrena e giustizia divina: la sepoltura dei morti diventa dannazione e maledizione dei vivi, in una guerra di religione e politica che è anche conflitto generazionale, di vecchi contro giovani. In scena ci saranno i giovani attori di Tema Cultura Academy, già presenti e acclamati nel cartellone del 72° Ciclo di Spettacoli Classici, e a sorpresa, nel ruolo maschile di Creonte, Ivana Monti; la coreografia dei movimenti scenici è a cura di Silvia Bennett.

Ancora una prima nazionale, ancora una grande tragedia, per il quarto titolo dei Classici, Fedra, in programma al Teatro Olimpico venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 ottobre alle 21.00. È una nuova produzione con una drammaturgia originale tratta da Seneca e Racine, firmata da Francesco Niccolini, per la regia di Giuseppe Miale di Mauro, (che del Nest di Napoli ha fatto una delle realtà più effervescenti del panorama teatrale italiano) e con una protagonista assoluta come Anna Bonaiuto, per la prima volta al Teatro Olimpico, accompagnata da uno straordinario Fabio Sartor, con Martino Duane e Ivan Castiglione. Vendetta, ribellione, compensazione dei torti subiti, delle onte e delle offese date e ricevute, sono alla base di  questa tragedia assoluta dei sentimenti e della loro negazione, in una grande danza di passioni e di morte, di amore negato e disperatamente evocato, avocato.

Si torna alla sezione Off, sul Palco della Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenz, con Sirene – l’ultimo incanto in prima nazionale, una produzione Theama Teatro con Stefania Carlesso, Patrizia Laquidara e Anna Zago, in scena da mercoledì 13 ottobre a domenica 17 ottobre alle 21.00. Sarà proposto agli spettatori, in particolare ai più giovani, un percorso immaginario guidato da voce e canto, sulle donne d’acqua del mito, una sorta di magia e incantesimo teatrale: dalla letteratura classica alla cultura delle tradizioni folkloriche, da Edgar Allan Poe alla poesia novecentesca, le tre interpreti “vicentine” per scelta, proveranno ad umanizzare queste leggendarie e misteriose creature che hanno ammaliato la fantasia di poeti e artisti di ogni tempo; daranno vita e voce alle sirene facendo immaginare la seduzione magica del bianco scoglio spettrale, provando ad incantare i sensi di chi guarda attraverso la parola, il canto, il sussurro, il ricordo, il sollievo, la paura; e la verità che l’uomo Ulisse non seppe ascoltare.

E troviamo ancora Jean Racine all’Olimpico, protagonista assoluto del classicismo inquieto del grand siècle, con Ester, potente tragedia di ispirazione biblica portata in scena dai giovani attori di Tema Cultura Academy in prima nazionale, sabato 16 ottobre alle 21.00 e domenica 17 ottobre alle 18.00. L’opera, nella raffinata traduzione di Giacomo Zanella in un omaggio tardivo per il bicentenario della nascita del letterato e traduttore vicentino, esalta la figura della regina dell’ebraismo e le sue doti di custode dei valori sacri; un personaggio forte che, nell’allestimento di Giovanna Cordova, è ideato come una perfetta fusione di Antigone (la lotta contro il potere) ed Elena (il simbolo della bellezza travolgente) in una Nemesi che condurrà gli spettatori nelle atmosfere della grande tradizione biblica.

Il Ciclo dei Classici edizione 2021 si chiude, nell’anno delle celebrazioni dantesche, con un viaggio in musica, nei cinque canti più noti della Divina Commedia: Disco Inferno, Viaggio all’inferno di un’attrice e un dj in programma venerdì 22 e sabato 23 ottobre alle 21.00.

L’attrice Lucilla Giagnoni, appassionata narratrice della Commedia, proporrà i migliori versi della prima Cantica, con le sue figure più conosciute e amate come Paolo e Francesca, Ulisse, il Conte Ugolino, l’Exit, in una sorta di pellegrinaggio a tappe, raccontato dalla voce e trasfigurato dall’esperienza sonora del dj Alessio Bertallot; moderno Caronte, il musicista, cantante e autore, accompagnerà gli spettatori oltre le barriere del suono passando dal jazz alla musica elettronica, per condurli a riveder le stelle. Perché l’Inferno di Dante è il racconto di un viaggio terribile, ma con la speranza della salvezza.

Ad arricchire il programma del 74° Ciclo dei Classici ci sarà anche un racconto musicale con le suggestioni dei suoni delle tradizioni, in scena nelle tragedie: sono i tre concerti del Canto delle Muse, previsti venerdì 1, venerdì 8 e sabato 16 ottobre alle 18.00 nel Giardino del Teatro Olimpico. Ad introdurre alle sonorità di epoche lontane, Cesare Galla, accademico olimpico, giornalista, critico musicale e amico dei Classici, mentre i concerti vedono protagoniste Hersi Matmuja, voce e percussioni a cornice e Ilaria Fantin, all’arciliuto, voce e percussioni.