Recensioni - Cultura e musica

A Parma il concerto Fuoco di Gioia

Serata di beneficenza, di solidarietà e di gioia per la musica

Da 11 anni gli Appassionati Verdiani - Club dei 27 organizza un evento di beneficenza a favore di enti ed associazioni selezionate.

I cantanti partecipano a titolo gratuito e in questa serata, come nelle precedenti, viene nominato Cavaliere di Verdi un protagonista della scena mondiale.

Quest’anno l’onore è toccato al baritono Luca Salsi, star internazionale del mondo lirico, applaudito ed acclamato in tutti i teatri ovunque canti: premio meritatissimo.

Sul palco si sono esibiti altri due Cavalieri di Verdi, il basso Michele Pertusi ed il soprano Anna Pirozzi che hanno dimostrato la loro classe e bravura anche in questa circostanza.

Era una serata di beneficenza e qualcuno degli interpreti, forse troppo emozionato per l’onore di potervi partecipare, non è riuscito a dare il meglio di sé, ma ciò passa in secondo piano. È stata una occasione di gioia per la musica e per l’iniziativa benefica, quest’anno fatta in favore dell’ABC Associazione Bambino Cardiopatico ODV di Parma.

Questa manifestazione organizzata dal Gruppo Appassionati Verdiani - Club dei 27 era stata pensata come omaggio al Maestro Giuseppe Verdi, di cui ogni anno si presentavano le arie di sue opere, solitamente di tre.

Con il passare degli anni si è preferito favorire le scelte dei cantanti che partecipavano, ripeto, senza compenso, ed il programma si è arricchito di arie di altri autori. Personalmente capisco i motivi, ma non mi sento di condividerli: allora si faccia una serata di beneficenza al di fuori del Festival Verdi. Questa mia perplessità è stata espressa anche da buona parte degli spettatori presenti.

Il conduttore è stato come sempre Falstaff, Paolo Zoppi, l’anima della serata.

Detto questo, il programma di quest’anno comprendeva per metà Verdi e l’altra metà altri autori, tutti degni di venire eseguiti, tra loro anche Wagner.

I cantanti che hanno dato il loro contributo erano: il soprano Anna Pirozzi, che ha eseguito “Io son l’umile ancella” da Adriana Lecuvreur di Cilea e “Ritorna vincitor” dall’Aida di Giuseppe Verdi, e il giovane soprano, giovane lanciata nella serata Vittoriana De Amicis che ha cantato “Ardon gli incensi” dalla Lucia di Lammermoor di Donizetti e “Glitter and be gay “da Candide di Bernstein.

Il tenore Giulio Pelligra che ha cantato “O jour de peine” da Les Vepres Siciliennes “di Giuseppe Verdi e “Per te d’immenso giubilo” con la corale Giuseppe Verdi dall’opera “Lucia di Lammermoor” di Donizetti.

Il baritono Luca Salsi che ha interpretato, da par suo, “Nemico della patria” dall’Andrea Chenier di Giordano, ha duettato in bravura col basso Michele Pertusi in Simon Boccanegra di Verdi “Suona ogni labbro il mio nome” e dopo aver ricevuto il premio, visibilmente emozionato, ha interpretato “Cortigiani, vil razza dannata” da Rigoletto di Verdi. Il mezzosoprano Veronica Simeoni che ha cantato di Verdi “La luce langue “da Macbeth e “O don fatale “dal Don Carlo. Il basso Michele Pertusi che oltre a Simon Boccanegra ha cantato da I vespri siciliani “O tu Palermo” e da Rossini, Il Barbiere di Siviglia “La calunnia”.

L’orchestra Filarmonica di Parma era diretta dl quel grandissimo direttore che fa nome a Donato Renzetti, sempre splendido nel gesto e nell’accompagnare i cantanti.

Il suono dell’orchestra è stato sempre limpido e mai troppo forte: il concerto di beneficenza è stato aperto dalla sinfonia dell’opera “Le Nozze di Figaro” di Wolfang Amadeus Mozart.

L’orchestra di Parma, anch’essa protagonista, ha eseguito una pagina poco conosciuta di Mascagni, una vera chicca, l’intermezzo dall’opera Guglielmo Ratcliff, “Il sogno”.

La Corale Giuseppe Verdi ha contribuito al successo della serata cantando “Dove guardi splendono” insieme al coro di voci bianche della stessa corale. Si è poi esibita nella pagina di Wagner, il coro dei pellegrini dal Tannhäuser.

Il concerto è stato concluso dalla Corale Giuseppe Verdi che ha eseguito due volte, una come unico bis, il coro “Vittoria! Vittoria!” dal Macbeth di Verdi.

Una splendida serata di gioia e solidarietà, all’insegna dei grandi autori di musica lirica.