Concerto per pianoforte e quartetto d'archi al parco della musica
Un tripudio di applausi ha echeggiato venerdì 6 settembre per tutto il Parco della Musica Open Bac di Taranto, dove il compositore e pianista Fabio Barnaba si è esibito suonando le sue composizioni e gli arrangiamenti di note colonne sonore. Il concerto, dal titolo “Original Motion Picture”, promosso in collaborazione con Apulia MusicArte, e il Conservatorio “Giovanni Paisiello”, ha suscitato ampio entusiasmo tra gli spettatori per la bellezza della musica proposta, arricchita dai suoni del Quartetto d’archi, composto dalle studentesse Angela Cagnazzo, Ilaria Maggi, Chiara Blandamura, Paola Simeone.
Fabio Barnaba, compositore sin dall’età di otto/nove anni, è ampiamente noto nell’ambito della musica leggera per le straordinarie orchestrazioni di canzoni realizzate per molti artisti (Nek-Renga, Stadio, Loredana Bertè, Francesco Gabbani…), nell’ambito dei Festivals di Sanremo, dove sono risultate vincitrici nelle edizioni 2016 e 2017. La sua passione è tuttavia la Musica da film.
Il concerto si è snodato come un viaggio simbolico tra le onde della musica e della creatività, espressa con pregnante originalità nei suoi lavori e progetti discografici “Atlantide 1 e 2, Iperuranio”, da cui sono estratti i primi brani eseguiti nel corso della serata, cui sono seguiti: “ Behind the Armor”, composta nel 2017 su commissione del pittore Roberto Ferri per una mostra in Vaticano; “ Sakamoto hero”, per omaggio al musicista giapponese; “Risveglio d'inverno”, composta al mattino di una Roma innevata; “Allegro supereroico”, dal terzo tempo del suo album “Poseidon”, “Martina”, in omaggio alla nipotina. Cedendo il passo alla passione di Barnaba, il concerto è proseguito con brani di Ennio Morricone, Ryuichi Sakamoto, Hans Zimmer, Yruma, arrangiati per pianoforte e Quartetto d’archi. Nell’open space del Parco hanno risuonato, pertanto, le straordinarie musiche di “Playing love” da “La leggenda del pianista sull' oceano”, i temi da “The Last Emperor” e “Nuovo cinema paradiso”, “Time” da “Inception”, “Kiss the rain”.
Per Barnaba, la musica è un mezzo per la ricerca della propria identità, da svolgersi attraverso un viaggio del pensiero che partendo da un’“idea” va alla riscoperta di sé stessi facendone emergere l’“io”, sprofondato negli abissi del proprio animo. Il tutto si traduce in un originale percorso compositivo che prende avvio da un pattern musicale, quale elemento o idea principale del discorso, che via via si amplifica allargandosi di registro e addensandosi di suoni, ritmi, dinamiche che si susseguono giustapponendosi su un tappeto armonico tonale-neoclassico. La peculiarità musicale di Barnaba è data dal suo stile compositivo: equilibrato, chiaro, basato su un costrutto creativo originale, che dal micro va al macro, dal semplice e leggero al forte e potente, per giungere a un finale che non sorprende ma affascina come simbolo di un ambìto e raggiunto traguardo. Barnaba è compositore ispirato, raffinato ed eccellente pianista. Le sue musiche sono tanto coinvolgenti e travolgenti quanto fascinose perché composte ed eseguite personalmente con maestria al pianoforte, il che le rende meritevoli di un attento ascolto da parte di un qualificato pubblico, quale è stato quello intervenuto al concerto, arricchito altresì dall’intervento della brava cantante Antonella Sgobio, che con voce ruvida e stentorea ha interpretato due cover di Amy Winehouse.
Serata molto ben riuscita e di successo, conclusa con lunghi e calorosi applausi del pubblico, esultante per la bellezza dei brani ascoltati, nonché per la bravura degli interpreti.