Recensioni - Cultura e musica

Appaloosa

Devoto e sincero omaggio al western classico. Spazi sconfinati e il senso vero dell’amicizia.

Un film di Ed Harris.
Con Viggo Mortensen, Renée Zellweger, Jeremy Irons, Ed Harris, Lance Henriksen, Timothy Spall, Tom Bower, James Gammon, Ariadna Gil, Robert Jauregui, Timothy V. Murphy, Luce Rains, James Tarwater, Boyd Kestner, Gabriel Marantz, Benjamin Rosenshein, Cerris Morgan-Moyer, Erik J. Bockemeier.
Genere Western, colore 116 minuti. - Produzione USA 2008.

Hanno  quasi sempre il cappello (come Clint Eastwood) i due pistoleri che arrivano ad Appaloosa, nome di una razza equina e di un villaggio del New Mexico di fine ‘800. Virgil Cole (Ed Harris) ed Everett Hitch (Viggo Mortensen), depositari e custodi di una legge in cui “uccidere è un effetto collaterale”, ma i soprusi non vengono tollerati, vengono nominati sceriffo e vicesceriffo dai pavidi e burocratici notabili del villaggio. Riescono a condurre in carcere Randall Bragg (il bravo e credibile Jeremy Irons) ed a trovare un testimone per l’uccisione del precedente sceriffo effettuata da Bragg, ma non tutto andrà come previsto…a complicare le cose arriverà anche una strana vedovella (Renèe Zellweger), emancipata ma fragile, forse sincera ma scaltra. Ma, se “i sentimenti uccidono”, il bisogno di una donna diversa da quelle conosciute finora è troppo forte per Virgil Cole, e l’ultima possibilità con lei gliela darà proprio il suo amico solitario e vendicatore Everett Hitch.
Se Harris, che firma anche la regia, e Mortensen sono due presenze sceniche gigantesche, a cui basta una ruga o uno sguardo per esprimersi, non si comprende perché si siano affiancati a una presenza scialba e totalmente priva di fascino come Renée Zellweger, che è tutta smorfiette, sorrisini e stupori, ed ha una sola espressione: quella di Bridget Jones. La dolce lady e la sensuale amante di “Sfida infernale” sono molto lontane.
La sceneggiatura è tratta da un romanzo di Robert B. Parker,  e si addice alla linearità del western drammatico ma con risvolti da commedia, con i due amici laconici e romantici, complementari l’uno all’altro; il doppiaggio però poteva colorarsi con più sfumature, prendendo spunto da quello dei film di Ford, Leone, Hawks,  alle cui regie Ed Harris, con i suoi campi medi e lunghi, e coadiuvato da una magnifica fotografia, attinge a piene mani, con rispetto ed umiltà. Senza raggiungere le vette dei maestri, ma con un amore profondo per il western (come la sottoscritta), ed è a questo amore che ci inchiniamo.

Elena Bettinetti