Recensioni - Cultura e musica

BUENA VISTA SOCIAL CLUB PORTA IL VITTORIALE AI CARAIBI

Il meteo che prometteva inizialmente pioggia è stato clemente e si è adeguato a far entrare la serata in un clima del tutto caraibico.
Il concerto dell 25 luglio 2012 per il Festival tener-a-mente dell' Orquestra Buena Vista Social Club tenutosi all'Anfiteatro del Vittoriale degli italiani - gremito di spettatori, molti disposti persino all'acquisto di biglietti last minute per posti in piedi - si è aperto in perfetto orario ed è iniziato secondo la miglior tradizione con una splendida salsa cubana capitanata dallo storico chitarrista Eliades Ochoa.

Il tutto è stato un crescendo di emozioni e di musica che via via trasportava in un mondo lontano ed ancor incontaminato.
Splendido l'alternarsi delle voci presenti, a partire dal già menzionato Eliades Ochoa, proseguendo con la strepitosa capacità vocale da sopranista puro - e con la presenza scenica e l'enfasi quasi da "amico" che abbia qualcosa da dire al pubblico più che da cantare - di Carlos Calunga, passando per l'energia contagiosa dell'affascinante "corista"  - che sfortunatamente per il pubblico ha eseguito solamente un brano da primadonna, ma che è stata in grado di mettere il turbo al Vittoriale fra batter di mani e cori sui ritornelli - fino a giungere a colei che è stata definita dalla band "la mas sexy", Omara Portuondo; pur avendo vistosi problemi - probabilmente dovuti all'età - nel movimento per arrivare al palco, una volta lì pareva una rinata, ed è stata lei a far esplodere questo live; col suo modo "burlesco" di muoversi, la sua voce suadente, passionale, raffinata, dolce eppur decisa, la sua virtuosa capacità d'esser "bestia da palco", i suoi atteggiamenti da Donna che sa e ha saputo godersi la vita e che sa trasmettere quell'energia a dei perfetti sconosciuti solo tramite un microfono. Ha fatto alzare in piedi, ballare, cantare e "scorticare" le mani a forza di batterle ad un pubblico che ha sentito l'anima, la vita, l'energia di un popolo tenace, orgoglioso e inimitabile.
I musicisti, storici - Barbarito Torres, Jesus "Aguaje" Ramos, Guarjiro Mirabal - e non - Rolando Luna, per citarne uno, ma gli elementi in tutto erano ben quindici - perfetti nelle esecuzioni di salse cubane, cha-cha, bachate e ancor di più nei personali assoli eseguiti da ognuno di essi.
Concerto, insomma, che si vorrebbe non finisse mai, consigliato davvero a Tutti, perfetto musicalmente, magnetico nelle movenze, superbo nelle voci, estatico nelle emozioni donate: e per concludere con una frase di Carlos Calunga, Esta es Cuba!

Fabio Torosani, 27 luglio 2012