Recensioni - Cultura e musica

Ben Howard, live Tener-a-Mente evocativo

Sofisticato concerto del cantautore inglese

Atteso come una star pur non essendolo, bello e un po’ dannato con la vocazione melodica, il cantautore inglese Ben Howard ha piazzato un tutto esaurito per la sua esclusiva performance in terra italiana sul palcoscenico dell’anfiteatro del Vittoriale al terzo appuntamento del festival più atteso dell’estate. Classe 1987, vincitore di due Brit Awards nel 2011 con l’album dal titolo “EVERY KINGDOM”, cantautore e musicista, l’artista è salito sul palco a Gardone Riviera per presentare l’ultima produzione “NOONDAY DREAM” ispirato dai suoi lunghi soggiorni in Nicaragua.


Annuncia subito che non farà man bassa dei lavori precedenti se non per qualche pezzo e il pubblico in delirio acconsente applaudendo con foga. Architetture sonore complesse ma ben eseguite da una band in ottima sintonia. Continuamente alla ricerca, canzone dopo canzone, di un‘atmosfera carica di effetto, quasi rarefatta. Non sempre intonato ma bravissimo nel porre all’ascoltatore non tanto la perfezione tecnica quanto la trasognata dimensione attraverso nuove sonorità supportate da testi ricercati. Sa come conquistare i suoi fans affezionati e se non ci riesce con il resto del pubblico, traspare che non gliene importa più di tanto, va per la sua strada comunque. Una piccola occasione al passato con “I FORGHET WHERE WE WERE” ma il concerto è proiettato verso il futuro, che lui con abilità fa diventare ipnotico. Concerto affascinante quanto lui, ideale per un luogo anch’esso suggestivo. Ma si sa, a casa d’Annunzio, non passa chiunque.

Severino Boschetti 4/7/2018