Recensioni - Cultura e musica

Bollani e Solal accendono Verona Jazz

Ottimo concerto d'esordio della rassegna jazzistica al Teatro Romano

Quella che sembrava essere una serata funestata irrimediabilmente da una noiosa pioggia è diventata, in realtà, una festa assolutamente ben riuscita e spettacolare. E’bastato l’ingresso sul palco di Stefano Bollani e dell’algerino Martial Solal perché il cielo regalasse al pubblico infreddolito un po’ di clemenza e decidesse di fermare il continuo incedere delle gocce sul suolo.
Il Verona jazz 2009 non poteva iniziare meglio di così: del resto, la genialità dei due pianisti non avrebbe mai potuto tradire le aspettative.
Così, tra le note divertite e delicate di “Sweet Georgia Brown”, si è intavolata una piacevolissima ed amabile conversazione tra amici, sfociata una straordinaria rivisitazione, da parte di Solal, del capolavoro di Duke Ellington “Caravan”. Sicuramente uno dei momenti più belli ed intensi del Festival.
Africa, Africa, Africa!
A dimostrazione del fatto che il Verona Jazz è ben più che solo jazz, l’esibizione dello straordinario duo Bollani-Solal è stato seguito dagli “Ayekoo drummers of Ghana”, un gruppo di sette atletici percussionisti Ghanesi i quali, immersi in abiti coloro verde smeraldo e sorrisi smaglianti, hanno contagiato di allegria il Teatro Romano, facendo muovere piedi e mani del pubblico al ritmo di conchiglie, campane, sonagli, balafon, djembé e molti altri strumenti ancora.
Di grande impatto l’accattivante senso del ritmo di ogni componente del gruppo, che ha regalato davvero tanto divertimento.
    
Donata Luani  giovedì 25 giugno