Recensioni - Cultura e musica

Burrasca e armonie all’Isola del Garda

Un originale duo clarinetto-arpa sfida il maltempo in un accattivante concerto sull’Isola del Garda

Non sono bastati il vento ed il lago mosso a rovinare la magia della rassegna “Isola del Garda in musica”. Nonostante le non ottimali condizioni delle acque gardesane il viaggio in barca attraverso il golfo di Salò fino all’isola nel cui parco si svolgono i concerti della rassegna, è sempre un momento carico di suggestione.
Clou della serata è però ovviamente il concerto, che di volta in volta propone originali ensemble in un repertorio estremamente ricercato.

La sera cui ci riferiamo ha visto l’esibizione dei bravi Davide Cattaneo, al clarinetto e Marta Pettoni all’arpa, che hanno dato prova di solide capacità interpretative e di un buon affiatamento, nonostante il vento abbia creato loro più di un disagio.
La prima parte del programma, dedicata al periodo neoclassico-protoromantico, si è aperta con due brani di Charles Bochsa,  un notturno ed un interessante “Tema con variazioni”  dallo stile fortemente ancorato al neoclassicismo. Più interessante l’”Oiseaux chantant” di François Joseph Naderman, che dopo un inizio a mo’di toccata riprende lo schema del tema con variazioni. A questo pezzo hanno fatto seguito una serie di variazioni di Gioachino Rossini su un proprio tema tratto dal Tancredi.
Di matrice tardo romantica con incursioni nel novecento la seconda parte che si è aperta con sei studi di Ralph Vaughan Williams. Si tratta di una serie di composizioni brevi ma decisamente suggestive, che mescolano una matrice celtica ad uno stile che spesso sfocia nell’impressionismo. Ed è proprio lo stile impressionista che collega queste musiche ai due successivi Arabesque di Claude Debussy, a mio avviso le due composizioni più interessanti di tutto il programma, in cui struggimento e malinconia si stemprano nelle rarefatte atmosfere di cui il grande musicista francese è stato precursore agli inizi del XX secolo. Il concerto si è concluso con un caleidoscopico capriccio di Franz Poenitz ad ulteriore conferma delle capacità virtuosistiche dei due interpreti che hanno omaggiato il pubblico plaudente con una serie di variazioni al tema popolare di “Grensleeves”.

Davide Cornacchione 23/08/2008