Recensioni - Cultura e musica

CARMEN CONSOLI, TENER-A-MENTE, VENT’ANNI DI ONORATA CARRIERA

La cantante siciliana un un concerto acustico al Vittoriale

Si sono scelti, l’anfiteatro del Vittoriale e Carmen Consoli: la cantate ha fortemente voluto, per il suo tour estivo,  suonare e cantare in luoghi di considerevole pregio ambientale, artistico, ed architettonico ed a questo si aggiunge l’ammirazione dell’artista per d’Annunzio dai tempi del liceo. E il festival più glamour l’ha fortissimamente voluta per l’ormai abbondante ventennio di onorata carriera e per quel suo coraggio di rischiare, mettendosi a nudo.


 

Severino Boschetti 29 luglio 2017


Sul palco, con lei il 29 luglio nell’anfiteatro del Vittoriale, una piccola formazione da camera, tre archi, fiati e un percussionista e poi lei, bella, elegante e sicura davanti ad una platea  in trepida attesa. Anfiteatro stracolmo in ogni ordine di posto, Carmen attacca con “A’FINESTRA” in dialetto catanese, poi pesca a piene mani dall’album “ELETTRA”, e con “MIO ZIO” emergono sofferte inquietudini  giovanili. Affiora un commovente ricordo del padre che non c’è più con “MANDAMI UNA CARTOLINA”, poi tocca alla celebre “L’ULTIMO BACIO” canticchiata un po’ da tutti, un gentile omaggio alla grande Joni Mitchell con “LITTLE GREEN” e via via si arriva alle più famose come “PAROLE DI BURRO” e “AMORE DI PLASTICA”. Si concede tutta Carmen, perennemente alla ricerca di un giusto equilibrio fra leggerezza e cervellotiche contorsioni indie made in Italy, o meglio made in Sicily. Qualche sbavatura con la voce nella parte acustica, ma non è da tutti scavarsi dentro cercando nuove emozioni e portarle su carta facendole diventare canzoni. Ben quattro i bis finali in scaletta, sull’ultima canzone piombano sul palco e sul pubblico raffiche violente di vento presagio di temporale estivo. Le si alza il vestito nero ma con classe continua a cantare fino alla fine… sauta velocemente, il vento aumenta portando tuoni e lampi feroci dal lago. Potrebbe sembrare un finale con regia di Battiato, gli attrezzisti invitano il pubblico ad uscire rapidamente per mettere in sicurezza e al riparo dalla pioggia imminente il palco. Facciamo appena in tempo a rifugiarci in pizzeria che si scatena il finimondo, secchiate d’acqua sul concerto dell’ex bambina impertinente, cresciuta e diventata molto brava.                                                         
Appassionante concerto.