Recensioni - Cultura e musica

Civitanova Marche: Concerto di Belcanto

Giovani voci preparate da Bruno de Simone

A chiusura di una settimana di perfezionamento con il laboratorio tenuto dal noto baritono Bruno de Simone, allievo del grande maestro Sesto Bruscantini e dal regista Bepi Morassi del Teatro La Fenice di Venezia, quattordici cantanti provenienti dal Giappone, Spagna, Turchia, Corea del Sud, Moldavia, Cina, Italia, sono stati i protagonisti del "Concerto di Belcanto", che coincide con l’anteprima della settima edizione della stagione lirica Civitanova all’Opera. I cantanti erano accompagnati al pianoforte dall'ottimo Fabio Spinsanti

A presentare il pomeriggio musicale nel teatro Annibal Caro c'era il maestro Alfredo Sorichetti che con la consueta professionalità ha spiegato bene l'evoluzione stilistica dell'opera lirica. Le arie infatti sono state eseguite in ordine cronologico, partendo dal Mozart di "Così fan tutte" con "Una donna a quindici anni" ben eseguita da Eugenia Siliberto e "Un'aura amorosa" con il tenore Sedat Can Öztoprak.

Poi Rossini con due estratti da "La Cenerentola”: "Nacqui all'affanno" con la garbatezza di Zhao Sicong e "Come un'ape ne giorni d'Aprile" con l'ottimo baritono Nicola Farnesi. Oltre a "La calunnia" da "Il barbiere di Siviglia" proposta dal valido basso Luka Gandia.

Si passa al Belcanto di Donizetti, il baritono Giovanni Spinazza si cimenta con buoni risultati in "Come Paride vezzoso” ("L'elisir d'amore") e di Bellini con l'impegnativa "Son vergin vezzosa" ("I puritani"), eseguita con sicurezza e pulizia negli acuti dal soprano Aziza Omarova.

Non poteva mancare Verdi. "Pietà, rispetto, amore" dal "Macbeth" sostenuta dal baritono Sanghyun Park, il soprano Rei Itoh cesella l'aria "Come in quest'ora bruna" ("Simon Boccanegra") con classe e intensità, Stela Dicusara dal "Falstaff" esegue con delicatezza "Sul fil d’un soffio etesio". Si chiude con Puccini. Il valzer "Quando m'en vo" ("La bohème") trova la giusta grazia con Giulia De Stasio, il tenore Li Ziquang esegue brillantemente "Avete torto" ("Gianni Schicchi"), Arina Panchikova si fa apprezzare con "Tu che di gel sei cinta" ("Turandot") e Greta Buonamici si dimostra alquanto brava e spigliata in "Signora ascolta" ("Turandot").

Il saluto finale è stato del maestro Bruno De Simone che ha ricordato con affetto Sesto Bruscantini, ha sottolineato che le belle voci ci sono anche oggi e soprattutto ha ribadito l'importanza dell'opera lirica, una grande arte che deve essere salvaguardata dalle istituzioni.

Dopo la consegna dei diplomi è seguito un brindisi a coronamento di un felice pomeriggio.

Appuntamento al 28 novembre presso il teatro Rossini di Civitanova Marche con l'opera "Così fan tutte”, dove forse ascolteremo alcune di queste voci.

Marco Sonaglia