Recensioni - Cultura e musica

Claudia Acuna e il calore del Cile al Panic Jazz di Marostica

“Oh mare del Cile, oh acqua alta e attorniata come rogo acuto, pressione e sogno e unghie di zaffiro, oh terremoto di sale e leoni...

“Oh mare del Cile, oh acqua alta e attorniata come rogo acuto, pressione e sogno e unghie di zaffiro, oh terremoto di sale e leoni!Versante, origine, costa del pianeta, le tue palpebre aprono il mezzogiorno della terra aggredendo l’azzurro delle stelle.Il sale e il movimento si staccano da te e distribuiscono oceano nelle grotte degli uomini finchè oltre le isole il tuo peso rompe e distende un ramo di sostanze totali”Pablo Neruda,frammento della poesia “Mari del Cile”.

Ieri sera al Panic Jazz di Marostica, la nuova stella del canto jazz, Claudia Acuna, ha riscaldato l’ambiente con la sua densa voce.

Originaria del Cile, patria del grande Neruda,dopo il suo debutto con l’album “Wind From The South,ed aver collaborato con Danilo Perez e Geroge Benson, la singer ha presentato l’ultimo cd, “Rhythm Of Life”, un progetto appoggiato da Dave Holland e firmato dalla casa discografica Verve.

Canzoni dai connotati particolari, sempre e comunque legate alle radici sudamericane. La Acuna, accompagnata da Gene Jackson alla batteria ,Omer Avital al basso e Jason Lindner al piano, ha mescolato con sapienza vari stili, dimostrando che il jazz, come ci ha poi detto lei a fine serata, è la musica della libertà.

E proprio di libertà parlano le canzoni che canta,affiancate dal dolore e l’amore. Ad aprire il concerto è stata la ballata “My Romance”,un pezzo firmato da Richard Rodgers e Lorenz Hart, poi è stata la volta di assaporare la rumba cubana con “Ay Mariposa” di Ferrer.Un omaggio ad un pezzo storico del jazz,”Nature Boy” la cilena ha voluto farlo, arrangiandolo in modo tale che sembrava provenisse dalla sua terra natia, e proprio della sua terra è “Volver A Los Diecisiete”, canzone firmata da Violetta Parra e primo amore per la Acuna.

Da non dimenticare la delicata e colorata “Maria Maria”, firmata da Fernando Rocha Brat e Milton Nascimento, confermando la grande apertura della cantante verso tutte le musiche e dove il jazz riesce a trasformarle,arricchirle e riportarle alle loro origini.

Un vero talento questa Claudia Acuna, con una voce molto calda,vicina a quella della cantante messicana Lila Downs, ed anche molto affascinante sul palco. Belli gli arrangiamenti e una nota di merito va al giovane pianista Jason Lindner, che ha saputo creare ,in maniera originale, nuove improvvisazioni.

Da ricordare per gli appassionati di jazz, che Giovedì 7 Novembre, presso il Teatro Camploy di Verona, ci sarà la presentazione dell’ultimo cd di Shawnn Monteiro e Massimo Faraò Trio,”Never Let Me Go”,che proprio la settimana scorsa abbiamo avuto modo di sentire al Panic Jazz di Marostica.

Francesco Olivieri
06/11/02