Recensioni - Cultura e musica

Concerto al femminile all’Estravagario di Verona

Sabato sera, in occasione del festival dei suoni al femminile, organizzato dalle Acli di Verona in collaborazione con l’associazio...

Sabato sera, in occasione del festival dei suoni al femminile, organizzato dalle Acli di Verona in collaborazione con l’associazione culturale Soggiorno Obbligato e il patrocinio degli assessorati alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili,Sintonie, così il nome dato alla manifestazione, al suo secondo anno di vita, ha presentato un programma diversificato e di alto livello.Le quattro dame che hanno riempito la serata sono state: la nuova voce della musica italiana, Fiamma, ultima scoperta della casa discografica Mescal, l’americana Thalia Zedek, la ormai mitica Alice e per concludere un altro talento della Mescal, Cristina Donà.

All’interno del Teatro Tenda Estravagario di Verona, davanti ad un numeroso pubblico, la giovane cantante Fiamma, ha avuto l’onore di aprire la serata.Una voce limpida e cristallina quella della nuova singer, che ha saputo costruire melodie elettroniche rimanendo comunque legata al passato. Accompagnata da una buona formazione, quello che ha colpito è stato vedere all’interno del suo gruppo, una fisarmonica, testimonianza del forte legame con la sua terra emiliana.Belle canzoni, buoni arrangiamenti con un forse troppo riverbero verso gli Ustmamò.Intensi gli ultimi due brani in duo con Cristina Donà.

A seguire la cantante chitarrista americana Thalia Zedek, che ha un po’ annoiato il pubblico con canzoni che ricordavano vecchi blues, intrise di parole femministe e spesso volgari.In duo con un altro chitarrista,Chris Brokaw,bravo nel dialogare sulle sei corde acustiche, Thalia Zedek non ha alla fine convinto molto.

A rianimare la serata una bellissima ed elegantissima Alice, che ha fatto assaggiare parte dei suoi nuovi brani che saranno inclusi nel suo ultimo album in uscita a Gennaio, dal titolo “Le Parole del Giorno Prima”.Un repertorio difficile quello scelto dalla cantante,canzoni come “Un Blasfemo” di De Andrè, “Febbraio” canzone tratta da una poesia di Pasolini e musicata da Di Martino, “Bellezza” scritta appositamente per Alice da Ivano Fossati, ed ancora successi come “E’ Stato Bello”, di Sgalambro-Battiato, e la bellissima “Col Tempo Sai”, di Leo Ferrè che Battiato ha appena riportato alla luce nell’ultimo album Fluers 3.Verso la fine del concerto, Alice ha riproposto i suoi vecchi successi, da “Contatto” alla mitica “Per Elisa”.Per concludere la sua apparizione Alice saluta il pubblico in delirio con “Open In Your Eyes”, successo degli anni ’80.

Ultima a salire sul palco la voce di Cristina Donà, accompagnata solo dal chitarrista Lorenzo Corti.Un unpplugged denso di emozioni ed energia.La cantante, ha miscelato la voce, rendendola acida e secca, dolce e sensuale,fino al punto da imitare il suono della tromba.Da brivido canzoni come “L’Ultima Giornata Di Sole” o l’nedita “Dove Sei Tu”,scritta a quattro mani dal suo produttore, cantante dei Cousteau.Brano finale “Goccia” cantata con Fiamma, per concludere un festival riuscito e salutare un pubblico soddisfatto.

Francesco Olivieri 25/11/02