Recensioni - Cultura e musica

Counting Crows, spontaneità e passione

La band statunitense sul palcoscenico del Vittoriale

L’esibizione gardesana dei Crunding Crows, secondo appuntamento nell’ampio cartellone del festival Tener-a-mente e prima tappa del breve tour italiano, è stata un successo con un pubblico da tutto esaurito in una serata estiva perfetta. Poco conosciuti nonostante l’ultra ventennale carriera, la band americana sa cantare con semplicità la quotidiana avventura dell’umanità.

Nelle loro canzoni pulsa il cuore senza glamour della gente semplice, un folk-rock attraversato da suggestioni popolari tipiche di un’America minore. Sei gli albums pubblicati finora, l’ultimo “somewmere under wonderlans” a fare da traino alla scaletta, come sei i bravi musicisti che accompagnano il bravo front-man Adam Duritz che con la sua forte personalità ha impresso un segno profondo nel gruppo di San Francisco. Cantante dall’enfasi sempre trattenuta al bordo dell’eccesso insieme alla sua band diventano una macchina perfettamente rodata con un ricco repertorio di canzoni che sono riuscite a resistere nel tempo affascinando moltissimi fans anche oltre America. Sul palco del Vittoriale mercoledì 1 luglio i corvi hanno ripercorso senza risparmiarsi il repertorio della loro lunga carriera, rispolverando le hit forse più famosa “Mr jones” per passare alle nuove con “Scare crow” su tutte ma senza tralasciare la sempre emozionante “A long december”. Come sempre l’incanto del panorama a far da sfondo alla coinvolgente performance dei Countig Crows, sembrano arrivati li per caso, trovano degli strumenti su un palco e senza tante balle attaccano a suonare e piano piano si fanno ascoltare, ti avvolgono nella loro ragnatela pregandoti di non andare via…….. ti fan capire che loro, il mestiere lo fanno per passione………… Molto bravi!!!

Severino Boschetti 1/7/2015