Recensioni - Cultura e musica

Cremona: I Tallis tra maestro ed allievo

Al Festival Monteverdi il concerto Master and pupil con musiche di Monteverdi ed Ingegneri

Senza i Tallis Scholars il Festival Monteverdi non è il Festival Monteverdi. Sono infatti pochissime le edizioni in cui il celebre ensemble vocale non si è esibito a Cremona nella rassegna musicale dedicata al più illustre dei suoi concittadini.
Anche quest’anno nella chiesa di Sant’Agostino i Tallis Scholars hanno impreziosito il cartellone del festival con un programma dal titolo “Master and pupil” che affiancava musiche di Monteverdi a quelle del suo maestro Marco Antonio Ingegneri, estendendosi anche a Palestrina ed Antonio Lotti.

Veronese di nascita, Ingegneri divenne nel 1581 Maestro di cappella della Cattedrale di Cremona ed ebbe tra i suoi allievi per l’appunto Claudio Monteverdi che gli dedicò i primi 4 libri delle sue opere. Nelle sue opere -nel concerto abbiamo ascoltato i due mottetti Tibi laus, tibi gloria e Cantate domino e l’antifona al Magnificat O sacrum convivium- lo stile rimane legato alla tradizione veneziana caratterizzata da rigore formale ed invenzione melodica.
Del suo allievo più famoso sono stati invece eseguiti tra gli altri la Messa a 4 voci ed i mottetti Adoramus te, Christe , Cantate Domino e Crucifixus, quest’ultimo contrapposto alla suggestiva versione di Antonio Lotti che, pur non avendo avuto un legame diretto con il Maestro cremonese, operò nella Venezia di Monteverdi nel secolo successivo.
Completava il programma il più importante esponente della scuola romana, ovvero Giovanni Pierluigi da Palestrina con le Lamentations of Jeremiah e Laudate Pueri.

Superfluo sottolineare la straordinaria resa dei Tallis che, diretti dal loro fondatore Peter Phillips hanno regalato un’interpretazione maiuscola di tutto il repertorio affrontato. In ogni loro esibizione il piacere dell’ascolto si coniuga con la riscoperta di un repertorio in parte desueto ma di grande interesse.

Entusiasta la risposta del pubblico di una chiesa di Sant’Agostino quasi sold out.