Il Teatro Ponchielli di Cremona propone la Scala di seta di Gioacchino Rossini.
Per la stagione operistica 2015 2016 il Teatro Ponchielli di Cremona propone la Scala di seta di Gioacchino Rossini, una farsa comica in un atto su libretto di Giuseppe Foppa. Si tratta della ripresa di uno spettacolo di qualche anno fa presentato al Rossini Opera Festival di Pesaro con la regia di Damiano Michieletto, ripresa per l’occasione da Andrea Bernard.
L’idea registica e scenografica di partenza risulta essere molto interessante, infatti viene riprodotto un appartamento moderno in cui le pareti sono solo accennate e la pianta disegnata a modo di progetto viene riportata su un grande specchio a fondo scena. Probabilmente all’interno di questa messa in scena il regista si era immaginato una recitazione molto frizzante, con appuntamenti comici ben precisi degni della miglior commedia dell’arte italiana.
A Cremona tuttavia abbiamo visto probabilmente una ripresa fatta in modo frettoloso e senza le adeguate prove di palcoscenico. Infatti quella che nell'intenzione iniziale doveva essere una brillante commedia di genere con una recitazione accattivante e spigliata si è tramutata in una serie di appuntamenti che i cantanti riproducevano in modo goffo e poco credibile. Se poi aggiungiamo la giovane età degli interpreti e probabilmente una scarsa esperienza di palcoscenico otteniamo quello che si è visto a Cremona, cioè uno spettacolo sottotono e didascalico.
Anche dal punto di vista canoro gli interpreti non superavano mai una volonterosa diligenza. Il direttore d’orchestra Francesco Ommassini, a capo della dell’orchestra i Pomeriggi Musicali di Milano staccava tempi molto lenti probabilmente per venire incontro alle difficoltà dei cantanti. Ne risultava una direzione scialba e poco incisiva.
Il pubblico più attento all’evento mondano che all’opera, ha applaudito con cortesia.
R. Malesci