Recensioni - Cultura e musica

DEVENDRA BANHART, conosciuto da pochi, apprezzato da tanti!

Un musicista fuori dagli schemi per una serata particolare al Vittoriale

Una delle caratteristiche più evidenti del bravo e fascinoso musicista texano, è la capacità di creare atmosfere di grande suggestione, quasi oniriche, che sanno di terre di confine immerse in una natura selvaggia. Ascoltarlo significa lasciarsi cullare, dolcemente, da qualche parte in direzione dell’orizzonte, ma non senza una punta di nostalgia e inquietudine, nella cornice dell’elegantissimo festival di Gardone Riviera “TENER – A – MENTE”.


Devendra il 9 luglio ha presentato l’ultimo suo disco “APE IN PINK MARBLE” pubblicato lo scorso anno. Era uno dei concerti più attesi, una delle personalità meno classificabili della musica indie-internazionale, fuori dal coro.
Classe 1981, ha pubblicato album collaborando anche con Gilberto Gil e Caetano Veloso. Devendra non è solo un musicista, si diverte anche tra musica e pittura, dirige una galleria a Modena e per lui tornare in Italia ad esibirsi è come tornare indietro nel tempo. Forse ha perso anche la cognizione del tempo visto il ritardo nel presentarsi sul palco a casa del Vate, lasciando, a fare da apripista, un paio dei suoi musicisti come antipasto.

Poi finalmente arriva lui, garbato, barbuto e pare ispirato. Senza tanta logica pesca i pezzi dall’ultimo album: Saturday, Night, Mara, Good Time Charlie. Tra una canzone e l’altra gigioneggia con il pubblico e con i suoi musicisti (forse anche troppo) per poi riprendere in mano con capacità le sonorità leggere con influssi che arrivano da lontano.
Stringe qualche cuore con “ CELEBRATION” e anima i fisici muovendoli con “CARMENSITA” e “MINEGRITA”, il tutto senza strafare, se mai solo sembrare un po’ più originale.
La luna fa capolino fra le nubi sul lago . . . che sia la serata perfetta??

Severino Boschetti 9 luglio 2017