Al Muziekgebouw di Eindhoven il bel concerto della Philharmonie Zuidnederland diretta da Kristiina Poska. Al pianoforte il giovane Hannes Minnaar
Il programma di questo concerto può essere riassunto in tre parole di ambito filosofico: tesi, antitesi e sintesi. Tesi e antitesi rappresentano la lotta secolare tra Germania e Francia, una lotta non solo politica, ma anche intellettuale, come nell’ ambito della musica, tenuta in grande considerazione in entrambi i campi. Da una parte la "musica tedesca", fortemente espressiva, complessa nella costruzione e nella forma, dall’altra la “musica francese", più fresca e spontanea, e di minore impatto drammatico.
Tesi: Die Meistersinger von Nürnberg di Richard Wagner (1859). Unica commedia composta da Wagner, ambientata nella Germania del rinascimento ai tempi dei maestri cantori. La storia è un inno all'arte tedesca e i mezzi musicali sono stati considerati come tipicamente tedeschi nell'immagine. Wagner stava quindi incoraggiando alla sconfitta francese nella guerra franco-tedesca.
Sul podio Kristiina Poska ci offre una trascinante interpretazione dell’ouverture dell’opera Die Meistersinger von Nürnberg, complice un’orchestra, la Philharmonie Zuidnederland, in forma smagliante. La sua direzione è appassionata, curata in ogni passaggio e segue un tracciato musicale di forte impatto drammatico. Una grandissima prova della Maestra. L’orchestra la segue con grande partecipazione.
Antitesi: Concerto per pianoforte in sol maggiore di Maurice Ravel (1931). È l’uno dei concerti più eseguiti del ventesimo secolo. Il contrasto con Die Meistersinger von Nürnberg di Richard Wagner non avrebbe potuto essere più grande. La musica ha fascino e stile, il tono è apparentemente imprevedibile, il secondo movimento è di una serenità senza precedenti mentre il terzo è probabilmente il brano più jazz che Ravel abbia mai scritto. Il pianista Hannes Minnaar è molto bravo nell’esaltare le componenti contrappuntistica e cromatica del primo movimento e dà prova di grande sensibilità nel secondo movimento che rende tutta l’anima del concerto. La sua interpretazione palpitante sottolinea anche la dinamica dei passaggi più jazzistici del terzo movimento. Uno scambio perfetto tra solista ed orchestra che asseconda Hannes nelle sue note quasi acrobatiche. Come bis, il giovane virtuoso ci regala un preludio per pianoforte, il secondo dei 3 Preludi scritti da Gershwin. Applausi convinti per Hannes che si merita l’ovazione del pubblico attento di Eindhoven.
Sintesi: Sinfonia in Re minore di César Franck (1889). Pochi compositori sono stati in grado di mescolare gli stili della musica francese e tedesca. Uno di questi è stato il compositore belga César Franck che ha lavorato a Parigi per molti anni. Con la sua unica sinfonia dal 1889, ebbe un grande successo sia in Francia che in Germania. I tedeschi ne sperimentano l’accumulo di tensione drammatica Wagneriana mentre i francesi apprezzano la capacità di Franck a dare un tono francese di palpitante romanticismo in forme tedesche con tratti fortemente drammatici. La precisa ed energica direzione di Kristiina Poska è stata pienamente assecondata da un’orchestra vibrante e duttile in un’interpretazione estremamente convincente che è stata salutata da unanime consenso a conclusione della bella serata.