Recensioni - Cultura e musica

Damon Albarn, icona del brit-pop al Vittoriale

applauditissimo concerto della giovane popstar

Signore e signori, Mr Damon Albarn, una delle figure più importanti espresse dalla musica inglese negli ultimi 25 anni. Un tutto esaurito, lunedì 14 luglio, nell’anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera, per l’ex Blur arrivato in Italia a presentare il suo ultimo album “Everyday robots”, coraggioso capitolo del solista sull’onda di una sensibilità artistica sempre caratterizzata da una forte attitudine alla curiosità e alla sperimentazione.

Sul palco arriva con una semplicità disarmante tanto quanto il carisma, e invita la platea ad avvicinarsi sotto il palco attaccando “ Lonely, press play” e nessuno, a braccia alzate verso il cielo, si è sentito solo. E’ davvero meraviglioso essere ancora in Italia, dice, e oggi il nostro ritmo è stato dettato dal cibo. Si capisce subito che l’artista inglese ha poco a che fare con la più giovane versione di se stesso, troppe passioni, troppa musica per consentire una tranquilla sopravvivenza sugli allori dei tempi d’oro, Blur e Gorillaz, più la piccola ma straordinaria parentesi di “The good, the bad e the Queen”. Punta sull’album uscito in aprile dai suoni profondi e scheletrici, uno slalom tra suoni ed emozioni per un concerto ecclettico, avvolgente ed ipnotico. Un disco che rappresenta una coraggiosa sterzata stilistica di un autore incapace di vivere di rendita, canzoni minimali e scheletriche costruite su ritmi elettronici pigri con vaga derivazione trip-hop. Canta, suona e stringe mani, commenta la luna sul lago, le canzoni si dipanano ipnotiche in una sorte di malinconia, osservando il mondo che con il sopravvento della tecnologia ha radicalmente cambiato i rapporti fra le persone, un linguaggio per sfidare le convenzioni della contemporaneità. Al bis una travolgente “Kids with guns” magia del periodo Gorillaz. Dopo David Byrne e St. Vincent dell’anno scorso, anche Damon Albarn fa il botto.                                                                                        INDIMENTICABILE.   

Severino Boschetti 14/07/2014