Recensioni - Cultura e musica

Duo di Violoncelli all'Isola del Garda

Nell’incantevole scenario del parco botanico dell’Isola del Garda, si è svolto ieri il secondo concerto della rassegna “Isola del Garda in Musica”.

Nell’incantevole scenario del parco botanico dell’Isola del Garda, si è svolto ieri il secondo concerto della rassegna “Isola del Garda in Musica”. A pochi passi dalla magnifica villa in stile neo-gotico veneziano, le violoncelliste Yuriko Mikami e Sophie Norbye hanno dato vita ad un concerto brillante che ha restituito un meritato spazio al duo di violoncelli, formazione di insolito ascolto. La fitta attività di concertiste - e l’aver ricoperto il ruolo di primo violoncello in importanti orchestre - ha permesso alle musiciste di trasmettere tutto l’incanto di un’intensa conversazione fra le voci profonde dei loro strumenti. 


Il programma della serata era intelligentemente concentrato su partiture di gusto classicheggiante pur variando fra compositori di epoche diverse: Mozart (1756-1791), Kummer (1797-1879) e Offenbach (1819-1880).

Il primo duetto era la Sonata per fagotto e violoncello K292 di Mozart nella trascrizione del grande violoncellista francese Paul Bazelaire. Il duetto (Allegro-Andante-Rondò) venne composto nel 1775 durante la visita di Mozart a Monaco per i preparativi dell’opera buffa “La Finta Giardiniera”, probabilmente, per il barone Thaddäus von Dürnitz, un fagottista amatoriale. Nella loro esecuzione, le musiciste hanno mostrato grande affiatamento e precisione nell’interpretazione dei suggestivi temi mozartiani, raggiungendo un ottimo equilibrio sonoro. Nel finale hanno riproposto l’accattivante tema del rondò regalando sfumature e intensità sempre diverse.

Il concerto è proseguito con l’esecuzione del Duo in do maggiore (Marcia con variazioni) di Offenbach. Questo compositore è oggi principalmente noto come “padre dell’operetta francese” (era tedesco) e spesso si dimentica che fu un violoncellista prodigio. L’esecuzione, nuovamente precisa e equilibrata, ha marcato il carattere brioso di questo duetto; non a caso Offenbach era chiamato il “Mozart degli Champs-Elysées”.

Il programma si è chiuso con la rivelazione di due duetti di Kummer. Gli spartiti di questo compositore rimangono spesso impolverati negli scaffali dei violoncellisti e sono conosciuti più come studi che come repertorio da concerto. Concepiti come pezzi di intrattenimento per momenti conviviali, i duetti eseguiti (dall’op. 22) risultano particolarmente gradevoli all’ascolto e devono molto a Mendelssohn, Weber e Schumann. L’ottima esecuzione di Yuriko Mikami e Sophie Norbye si è caratterizzata per un uso del vibrato limitato ad ornamento e per una grande precisione nello scambio continuo di melodia e accompagnamento fra i due violoncelli.

L’incanto creato dalle due musiciste ha coinvolto tutti i presenti, deliziati da un breve ma festoso fuori programma: il finale (Allegro prestissimo) della Sonata di Jean-Baptiste Barrière (1707-1747). Si è chiusa sulle note del compositore francese una serata di rara bellezza, in cui le voci dei violoncelli hanno riecheggiato in un bosco di cipressi, magnolie e limoni, per aggiungere lo splendore della musica alla magia dell’Isola del Garda.

Tommaso Lavegas (02/08/2008)