Recensioni - Cultura e musica

EUREKA, NUOVA EDIZIONE DEI KATAKLO’ SOLO PER IL CARCANO DI MILANO !

Eureka è uno show a quadri eterogeneo, il cui cuore pulsante è rappresentato dalle straordinarietà fisiche ed espressive dei 6 performers, dalla scelta di luci suggestive, dalla ricerca musicale accurata. 

Figlia dello scultore Mauro Staccioli, la coreografa Giulia Staccioli respira fin da giovane l’aria del mondo artistico e della danza. Campionessa di ginnastica ritmica (Los Angeles '84 e Seoul '88), si trasferisce a New York per studiare danza agli Alvin Ailey Studios. Qui perfeziona le sue competenze nella danza moderna, ma il desiderio di avvicinarsi alla danza contemporanea americana la fa approdare alla compagnia dei Momix dove lavorerà per tre anni sotto la guida di Moses Pendleton. Instancabile lavoratrice, Giulia si diploma contemporaneamente all'Istituto superiore di educazione fisica. Nel 1995 fonda la Kataklò Athletic Dance Theatre di cui è anima creativa, coreografa e direttrice artistica. L’inizio del suo progetto è molto concentrato sull’acrobatica e la ginnastica artistica e le sue prime produzioni risentono di queste sue esperienze passate. Ma via via si concentra su un linguaggio coreografico particolare, “basato sullo studio approfondito del gesto e del linguaggio del corpo in tutte le sue forme” creando” un nuovo approccio a quello che è definito, a livello internazionale, come teatro fisico”.

E’ una marca che si evince dalla sinuosità dei movimenti, dalla proiezione dei gesti, dall’inarcamento dei corpi, dalle prese ed azioni corali sempre assai armoniose e levigate. Giulia Staccioli ottiene questi ottimi risultati utilizzando un suo metodo personale, definito KAB, con cui esercita i suoi danzatori. E’ un metodo basato su specifici allenamenti sviluppati con evoluzioni su una sbarra aerea, distante 60 cm dalla parete, dove i ballerini, appesi in posizione verticale, si allenano sfiorando appena con i piedi la terra. L'allenamento segue una sequenza fissa, che procede dall'attivazione muscolare al lavoro in sospensione o fuori equilibrio, alla continua ricerca di una memoria muscolare e di una coscienza fisica interiore costante. Ne deriva che con questo allenamento si raggiunge” un corpo efficiente, potente e allo stesso tempo agile.”Il continuo accompagnamento musicale di questi esercizi, contribuisce a migliorare la qualità del movimento, sviluppando flessuosità, vibrazione e armoniosità. Oltre al metodo KAB Giulia Staccioli affina la preparazione dei suoi danzatori con continui allenamenti di danza contemporanea e di Athletic Dance. Con questo background di lavoro, Kataklò conta ora otto produzioni teatrali originali, rappresentate in tutto il mondo: Indiscipline (1996), Kataklopolis (1999), Up (2002), Livingston (2005), Play (2008), Love Machines (2010 ), Puzzle (2012) e il recente Eureka (2016) e, oltre alle stagioni tradizionali di danza, la partecipazione ad eventi straordinari in tutto il mondo : le Olimpiadi di Sydney (2000), la XVIII Giornata Mondiale della Gioventù a Roma (2003),  la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Torino (2006), l'Edinburgh Fringe Festival (2006 e 2009), il Capodanno a Hong Kong (2007), il 60 ° anniversario dell'ARS (2007) e le Olimpiadi della cultura di Pechino 2008 in rappresentanza dell'Italia.

Oltre alla compagnia dei Kataklò, Giulia Staccioli nel 2010 collabora con la DanceHaus di Susanna Beltrami,” una vera e propria Casa della Danza, polo multidisciplinare di alta formazione e punto di riferimento per lo studio, la ricerca e la diffusione della danza contemporanea e dei linguaggi ad essa affini.” In questo finale 2019 ed inizio 2020 il Teatro Carcano di Milano ha festeggiato e premiato, con nutrite repliche, la compagnia Kataklò, che nel 2020 festeggia il quarto di secolo, e lo ha fatto con un riallestimento speciale ed esclusivo dell’ultima produzione del gruppo: Eureka; riadattato dalla coreografa e direttrice artistica Giulia Staccioli solo per il Teatro Carcano e per la città di Milano. Sul palco insieme ai sei performers ufficiali, è presente anche una selezione di giovani danzatori provenienti dall’Accademia Kataklò. Ed è quasi proprio un grido evocativo, quello di “Eureka” (dal greco “ho trovato”, che come noto rimanda alla celebre esclamazione dell’antico matematico greco Archimede urlata, correndo nudo per la città, per celebrare e condividere con la sua gente una sorprendente scoperta appena avvenuta)”, quello che la Staccioli ci presenta nei vari e diversi quadri dei due atti dello spettacolo.

Due tempi abbastanza diversi tra loro: con un’ intensità  plumbea poetico – evocativa, il primo, e un mondo colorato, energico e coinvolgente, il secondo. Grazie all’inconfondibile e spettacolare fusione di danza, atletismo acrobatico, mimica, suoni, luci e costumi, la ricercatezza della scrittura coreografica e teatrale dei Kataklò ha l’emozionante potere di comporre scenari surreali, di creare illusioni e sfidare l’immaginazione, superando ogni confine culturale, linguistico e generazionale. Eureka è uno show a quadri eterogeneo, il cui cuore pulsante è rappresentato dalle straordinarietà fisiche ed espressive dei 6 performers, dalla scelta di luci suggestive, dalla ricerca musicale accurata.  E’ compartecipazione di un’esperienza vissuta, manifestata attravesro strabilianti prodezze fisiche che continuano a sorprendere il pubblico spingendosi oltre i limiti fisici e il gesto atletico, la danza, il teatro. Ideazione, direzione artistica, regia, coreografie sono di Giulia Staccioli con la collaborazione artistica di Vito Cassano e Alberta Palmisano, i performers sono : Matteo Battista, Giulio Crocetta, Carolina Cruciani, Eleonora Guerrieri, Sara Palumbo, Stefano Ruffato.