A due mesi di distanza da una memorabile rappresentazione al teatro del Vittoriale torna sulle rive del Garda la Maria Stuarda di ...
A due mesi di distanza da una memorabile rappresentazione al teatro del Vittoriale torna sulle rive del Garda la Maria Stuarda di Dacia Maraini nell'allestimento che vede protagoniste Mariangela D'Abbraccio ed Elisabetta Pozzi.
Nonostante in questa ripresa desenzanese le ridotte dimensioni del palcoscenico abbiano penalizzato il complesso apparato scenografico, ridimensionando il complesso gioco di scale rotanti e impedendo la realizzazione dello splendido finale, si è comunque assistito ad uno spettacolo di grandissimo livello e di rara emozione.
Rispetto a quanto visto quest'estate balza subito all'occhio una maggiore padronanza dai rispettivi personaggi da parte delle due attrici: l'algida disillusione di Elisabetta si è arricchita, soprattutto nella prima parte, di una componente ironica che è servita ad umanizzare ulteriormente la figura di questa "regina vergine", mentre di Maria si è accentuata la corda drammatica soprattutto nelle scene conclusive del dramma.
Per quanto riguarda invece il giudizio complessivo dello spettacolo resta valido quanto ho già scritto in occasione della replica gardonese: si tratta di uno degli allestimenti più riusciti a cui mi è capitato di assistere in questi ultimi tempi, nel quale una regia intelligente esalta le doti di recitazione di due interpreti eccezionali per intensità e ricchezza di accenti.
Il pubblico che, giustamente, gremiva il piccolo teatro di Desenzano, al termine della rappresentazione ha tributato calorosi e meritatissimi applausi alle attrici.
Se questo è l’inizio è lecito aspettarsi grandi cose dalla prossima stagione teatrale desenzanese.
Davide Cornacchione (26/10/2001)