
Una grande prova del giovane direttore al teatro Comunale di Modena
Continua la stagione lirica al Teatro Comunale di Modena con Ernani di Giuseppe Verdi. L’opera è affidata alla regia di Massimo Gasparon che è anche autore di scene e costumi. Si tratta di un nuovo allestimento coprodotto dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena insieme ai teatri di Piacenza e Reggio Emilia.
Il lato migliore della serata viene dalla buca orchestrale ottimamente diretta dal giovane Giampaolo Bisanti che tiene saldamente in pugno l’orchestra regionale dell’Emilia Romagna ottenendo sonorità corrusche e sanguigne ma sempre ammantate di una chiara e intellegibile nitidezza musicale. Ottimo anche il rapporto dinamico fra orchestra e voci. Ci saremmo aspettati di più dal coro del Teatro Municipale di Piacenza che, pur supportato dall’ottima concertazione di Bisanti, è risultato sempre sotto tono dal punto di vista espressivo e privo della necessaria potenza e amalgama.
La messa in scena di Gasparon ha una certa eleganza, ma risulta generica e troppo statica. Il coro e le comparse si limitano ad entrare ed uscire, mentre i cantanti non eccellono per originalità nell’impostazione recitativa. Le scene accennano ad un’ampia architettura, mentre i costumi di impianto classico risultano generici e eccessivamente appiattiti su tinte uniformi.
Buona la compagnia di canto per un’opera notoriamente ostica per tutte le voci. Su tutti spicca il Silva di Giacomo Prestia che delinea un personaggio formidabile per doti vocali e accenti. Voce piena e tonda, sicura sia nelle note acute che in quelle gravi. Fraseggiatore di razza, il cantante ci regala anche una prova maiuscola di interpretazione, con sguardi taglienti uniti ad una recitazione sobria ed efficace, ricevendo giustamente a fine serata un tripudio di applausi da parte del pubblico. Buono anche il Carlo V di Luca Salsi anche se l’interpretazione andrebbe approfondita ulteriormente per risultare convincente. Brava e appassionata Amarilli Nizza come Elvira: affronta con sicurezza vocale la sua parte, ma rimane un po’ al di fuori del personaggio romantico di Elvira da cui avremmo voluto più slancio ed enfasi. Lo stesso dicasi per l’Ernani di Renzo Zulian che pur cantando correttamente non arriva mai a delineare il personaggio, a rendere questo bandito credibile sulla scena. Corretto il resto del cast.
A fine serata applausi per tutti e ovazioni per Prestia e Bisanti.
Raffaello Malesci (03/04/2009)