Recensioni - Cultura e musica

Esiste solo una divinità, la chitarra di Steve Vai!

Tutto esaurito al Vittoriale per il grande virtuoso della chitarra

 


Sono tutte grandi occasioni gli appuntamenti del festival Tener-a-mente 2016 nell’anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera ma il concerto del 6 luglio è l’opportunità da cogliere al volo……… signore e signori….. il più grande chitarrista al mondo……….. STEVE VAI. Facce da musicisti all’ingresso severamente controllati dallo staff del Vittoriale vietando l’introduzione di qualsiasi sostanza alcolica, segno premonitore di una performance di alto livello adrenalinico. Anfiteatro stracolmo, Steve Vai, compare bardato con felpa bianca e cappuccio calato in testa, tutto illuminato chitarra compresa, nel buio della sera sembra un alieno venuto dalla luna splendente sul lago. Trasuda energia che magicamente si fonde con il pubblico, Steve Vai ama far casino con acrobazie sonore, un paio di tracce di ambientamento (Bad horsie e Gravity storm) poi come promesso attacca con le 14 tracce del suo capolavoro del 1990 “Passion and warfare”. La sua passione va oltre i confini del tempo che passa, la sua chitarra ti porta ad una svagata profezia di spensieratezza. I suoi maestri sono stati Joe Satriani e Frank Zappa e ci poteva stare di apparire quello in secondo piano con la chitarra, niente di tutto ciò, creativo tanto quanto tecnicamente perfetto, Steve Vai entra di diritto nella storia della musica. Le acrobazie sonore hanno conquistato il pubblico, tutti in piedi, in festa, in un delirium collettivo lo salutiamo soddisfatti della sua passione battagliera per la chitarra rock. All’uscita le orecchie sono ovattate e si va tutti in cerca di un drink forte, molto forte perché le 6 corde di Vai martellano ancora. Steve è per tutti ma non per chiunque…………. sappiatelo!.

Severino Boschetti 6 luglio 2016