Recensioni - Cultura e musica

Fiorella: trionfale debutto al Vittoriale

Terzo sold-out alla rassegna Tener-a-mente per il concerto della Mannoia

La scaletta del concerto alterna alcuni brani dell’ultimo lavoro “Sud”, quali “Io  ho paura” o “Dal tuo sentire al mio pensare” a brani più classici quali “L’amore si odia”, “I treni a vapore” o “I dubbi dell’amore” senza tralasciare gli immancabili “Sally”, “Que sara” e “Quello che le donne non dicono”.
Fin dai primi brani scatta l’empatia con il pubblico che dimostra il suo calore quando, probabilmente a causa dell’aria fredda del lago, la voce ha un piccolo cedimento in “Sally”, oppure quando, come ormai da tradizione, partecipa al  ritornello di “Quello che le donne non dicono”.
Fiorella si conferma interprete raffinatissima anche nelle incursioni  nei classici di altri grandi cantautori quali Renato Zero e Paolo Conte, per non citare “Clandestino” di Manu Chao ormai diventato un “suo” classico. Questa  canzone costituisce anche uno dei tanti spunti che la cantante utilizza per sottolineare il suo impegno civile e politico, da alcuni anni rafforzatosi nel corso delle sue esibizioni.
Al termine di due ore di grande musica senza interruzioni, dopo gli immancabili bis di rito, “Il cielo d’Irlanda” segna la gioiosa chiusura della serata tra gli applausi e le grida di approvazione di un pubblico entusiasta.

Davide Cornacchione 2 luglio 2014


La rossa signora della canzone italiana debutta al Vittoriale e ci regala un’altra serata di grande musica.
Nonostante il clima non sia dei più invitanti gli spalti dell’anfiteatro dannunziano sono esauriti in ogni ordine di posti e, se la temperatura non è delle più confortevoli ci pensa Fiorella con la sua band a riscaldare l’atmosfera.