Recensioni - Cultura e musica

Gianna si prende l’Arena

Trionfale doppio appuntamento della rocker senese nell'anfiteatro scaligero

Serata perfetta quella di sabato 21 maggio, l’anfiteatro veronese ribolle d’entusiasmo per il concerto della ‘rocker’ più famosa d’Italia e d’Europa. Doppia data per presentare l’ultimo cd “Io e te” e subito dopo la prima canzone saluta il pubblico con “finalmente suoniamo in un posto meraviglioso, il rock non è rumore, è la musica di oggi e deve quindi prendersi posti bellissimi come l’Arena”. E come darle torto a questa neo-mamma che da lontano, in un pantalone slim nero e giubbotto rosso, ricorda nei movimenti un Mik Jagger dei tempi migliori.

A rendere il concerto diverso da altri show italiani sono anche la scenografia e le luci, davvero innovative, concepite da Patrik Woodroffe.  Ma su tutto la voce e la presenza scenica della Nannini, padrona del palco, una voce corposa e colorita con un velo di ‘rasposità’ che la rende ancora più godibile ed espressiva. Il pubblico applaude, balza in piedi e sulle Hit più conosciute tutti a cantare a ‘squarciagola’. C’è tempo anche per una versione rock di ‘volare’ e ad un accenno col violino dell’inno di Mameli, preludio all’apoteosi di ‘America’, esecuzione sensuale con violino appoggiato al pube come una rivendicazione della libertà come motivo d’ispirazione. Infine ‘meravigliosa creatura’ preceduta da un ‘vi amo veramente’, il pubblico la acclama e l’applaude, non vuole lasciarla andare via, e lei, come saluto finale  si gira di spalle e sugli maxi schermi si legge la scritta cucita sulla giacca “God is a women”. Non facciamo commenti ma nessuno può negare che la Nannini sia un vero miracolo: un miracolo di donna rock italiana.


Severino Boschetti 21 maggio 2011