Recensioni - Cultura e musica

Guerini: la musica è “portatrice di libertà di pensiero e amore” Poesia di Pigovat e intensità di Šostakovič per l’ultimo concerto del Settembre dell’Accademia 2013

Pigovat, Guerini, Serova e la Zagreb-HRT Symphony Orchestra per una intensa prima assoluta alla presenza dell’ambasciatore della Croazia

A chiudere la XXII Edizione del Settembre dell’Accademia, Nicola Guerini, veronese di nascita, internazionale per vocazione, dirige l’Orchestra di Zagabria.
Il programma scelto per l’ultimo concerto della rassegna inizia con l’ Ouverture-fantasia del Romeo e Giulietta di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Si ravvisa nell’esecuzione un’attenzione a sottolineare gli snodi drammaturgici del poema sinfonico: la passione, la veemenza giovanile dei protagonisti, il duello, al quale viene impresso un tono deciso e incisivo, quasi militaresco.

Il brano successivo vede l’ingresso in sala  della violista Anna Serova, artista unica nel panorama internazionale che unisce alle sue qualità di musicista, qualità attoriali e di danzatrice. Non è il caso di questa sera, dove si limita a donarci la sua straordinaria sensibilità interpretativa nell’esecuzione in prima assoluta del  Poem of Dawn per viola e orchestra di Boris Pigovat. La lettura è in netto contrasto con l’esecuzione del brano precedente ed evidenzia ancora di più la poesia contenuta nella composizione di Pigovat.  E’ proprio il chiarore diffuso della prima luce dell’alba che sorge dalle note che si diffondono in sala, chiarore che si fa via via più luminoso e intenso, che diventa luce piena e scaccia ogni più piccolo angolo di ombra lasciando che i raggi del sole scaldino la terra e che tutti gli esseri utilizzino l’energia della luce per adempiere alla loro attività quotidiana: vivere. L’esplosione dell’applauso e dei “bravo” è incontenibile e quasi non attende la fine del poema. Anche il compositore viene trascinato sul palco a godere del meritato applauso.
Il concerto riprende dopo la pausa con la Sinfonia n.5 in Re minore Op. 47 di Šostakovič. Non è facile descrivere la bellezza e la pienezza di questa interpretazione, la perfezione dell’unisono nel secondo movimento del pizzicato, la precisa e lunga, lunghissima nota finale del terzo movimento senza alcuna sbavatura né tremolio, l’intensità nel quarto e ultimo movimento che porta Guerini a non dirigere solo con bacchetta mani e braccia, ma addirittura a saltellare sul podio. Forse le parole giuste le ha utilizzate proprio Guerini al termine del concerto affermando che “dopo una sinfonia così intensa è difficile parlare” ma che vi è un messaggio insito nella musica la quale è “portatrice di libertà di pensiero e amore” e ringraziando l’Orchestra di Zagabria segnala la presenza in sala dell’ambasciatore della Croazia – paese che dal 1 luglio 2014 entrerà a far parte dell’Unione Europea -.
Ci viene concesso il bis del secondo movimento della Sinfonia n.5 e possiamo godere ancora della perfetta sincronia e sintonia di questa orchestra evidenziata nel pizzicato, lasciandoci come dice lo stesso movimento, un’allegria leggera in attesa della prossima edizione del Settembre dell’Accademia.

Valeria Bisoni  Verona, 10 ottobre 2013