Recensioni - Cultura e musica

IN DISCO: La crepuscolare e aristocratica Venezia di Malipiero

Pubblicato il secondo volume dell'integrale della musica per pianoforte eseguita da Aldo Orvieto

C’è tutta la Venezia crepuscolare e magnifica di prima metà del XX secolo, capitale malinconica di un’Europa al tempo marginale e raffinatissima, intrecciata a doppio filo con il pulsare delle avanguardie, nella musica per pianoforte di Francesco Malipiero. Continua, edito da Stradivarius, il puntuale, caparbio lavoro di esplorazione (e restituzione ad una più limpida memoria) che Aldo Orvieto sta portando avanti sull’opera pianistica del compositore veneziano. Questo secondo volume aggiunge infatti altre pagine – miniature soprattutto – al corpus integrale degli oltre trenta titoli disseminati in oltre mezzo secolo di attività creativa. E come sempre, Orvieto, braccia e dita luminose, certo, ma ancor prima pensiero illuminato, ama accompagnare l’ascoltatore in un percorso di conoscenza a cogliere gli scarti nell’evoluzione della cifra poetica esaltandone, in ogni frammento, gli sbalzi d’umore, le trascolorazioni, quell’elusività aristocratica ed introversa che di Malipiero è il biglietto da visita più sincero.

L’eleganza sottesa ai Preludi autunnali, il tuffo nella voce popolare armena per catturarne l’anima aspra e solenne, regale e ferita, in un processo di osmosi che fa delle molteplici versioni strumentali di Armenia una proiezione alla devastante desolazione ovunque regnante in Italia dopo Caporetto. E ancora, il caos calmo di Risonanze, fatto di giochi di echi e sovrapposizioni, di armoniche increspature, di figurazioni fulminee, omaggio involontario ad un’epoca elettrica e veloce, tragica ed irresistibilmente poetica. Venezia, tra privati splendori ed un declino scritto nelle pietre, che nei Minuetti di Ca’ Tiepolo rivive nel materiale settecentesco utilizzato da Malipiero come fondale ispirativo per un lavoro à la manière de, tra mimesi e lucido distacco critico. Siamo già alle soglie degli anni ’30, in un’Italia che affonda nella tragica avventura fascista, nel conflitto mondiale, nella carneficina della guerra civile.

Lapidi e semi di memoria per il futuro da immaginare. I Cinque Studi per domani, pubblicati nel 1959, raccontano nella loro vitale asciuttezza lo sguardo del compositore a dl là del crinale bellico, nell’Italia fatta di una quotidianità operosa e feconda, innervata di sollecitazioni ma sempre affascinata, come raccontano gli echi modali, dal proprio passato di pietra e dagli enigmi in essa custoditi. Un capolavoro di rigore e visionarietà, in perfetto equilibrio, come nel più maliperiano degli stili.

Gian Francesco Malipiero
Complete Piano Music Vol.2

Aldo Orvieto pianoforte
Stradivarius 2021