Recensioni - Cultura e musica

IN DISCO: Un ascolto sontuoso tra ragione e follia

La morte della ragione nell'interpretazione di Giovanni Antonini

La veste è sontuosa – uno scrigno che racchiude in una mappa ideale magnifiche note all’ascolto corredate da ampio apparato di citazioni letterarie e fonti iconografiche - , ma la sostanza musicale  è addirittura lussureggiante. In apertura, un’anonima Pavana cinquecentesca, La Morte della Ragione, riferita all’Elogio della Follia di Erasmo da Rotterdam. Questa successione di “immagini musicali” ci conduce alle soglie dell’età barocca, con il Canone enigmatico di John Dunstable passando attraverso lo stile “bizzarro” di Alexander Agricola con il suo ritmo ossessivo. Fino alla spregiudicata libertà improvvisativa della Galliard Battaglia di Scheidt. Alla testa di quel gruppo illuminato quale è il Giardino Armonico, creatura nata dalle sue mani, Giovanni Antonini modella un visionario percorso d’ascolto nell’Europa tra Rinascimento e primo Barocco, incrociando in un nastro di suggestioni i sentieri di ragione e follia.

Giovanni Antonini

La Morte della Ragione

Il Giardino Armonico

Concerto Classics 2019