Recensioni - Cultura e musica

In Disco: Ariane di Massenet

La rara partitura francese nell'edizione curata dal Palazzetto Bru Zane

“Nobile, grandiosa, commovente” secondo il giudizio di Gabriel Fauré. La più wagneriana delle opere di Massenet, Ariane è l’affresco che il suo autore, sul sontuoso libretto cucitogli addosso da Catule Mendès, colloca in una grecità estesa, pervasiva. Cinque atti per cantare l’amore e il rancore, la vendetta, la disperazione, il fato. Con la solita perizia, il Palazzetto Bru Zane pubblica questa ennesima gemma da collezione, affidandone il timone al braccio saldo di Laurent Campellone, che del mondo di Massenet, dopo numerose frequentazioni suggellate da numerosi esiti sia concertistici che discografici, conosce ogni piega. Sta a lui plasmare le frasi dando loro il senso del vento, del destino, di quell’incalzante dramma che ne gonfia le vele degli archi, ne squarcia l’orizzonte, ma soprattutto ne tinge il cielo di tonalità cupe che le atmosfere pregnanti di armonie fin de siècle, rese anche grazie ad una strumentazione di raffinata fattura, ingentiliscono ma non rasserenano. Illuminata dalla sua elegante conduzione – un condensato di sapienza e sorvegliata misura nel plasmare e governare le acque tempestose di questa scrittura – la Münchner Rundfunkorchester è velluto cangiante, ben accompagnato dal relativo Coro, anch’esso statuario nell’autorevolezza con cui sostiene, con pari forza e credibilità, le mutevoli situazioni. Nel cast, spicca il duello di bravura tra Amina Edris e Kate Aldrich, rispettivamente Ariane e Phèdre, sorelle e rivali, differenti nel destino così come nel temperamento. Qui, alla morbida pastosità della protagonista, il contrasto con il sanguigno pathos dell’altra è ancor più forte. Accanto a loro, Perséphone è degnamente dipinta da una sensibile Julie Robard-Gendre. Nelle voci maschili, il passionale, morbido Théseus di Jean-François Borras trova, a fargli da perfetto contraltare Jean-Sébastien Bou, Pirithotis di magnifica levatura. All’ascolto, ben 3 CD da gustare e da riascoltare, accompagnandone l’incanto con l’ampio corredo di testi, approfondimenti, chiavi interpretative che aiutano a non smarrirsi.

Jules Massenet
Ariane

Münchner Rundfunkorchester
Laurent Campellone

Bru Zane