Alena Baeva e Vadym Kholodenko protagonisti di un viaggio nella dimesione fantastica passando per Schubert, Schumann, Stravinskij e Messiaen
Il pretesto è un viaggio nella dimensione della fantasia, del divertimento, del pezzo intimista di libera invenzione. Il risultato è un incendio di una bellezza così prepotente che, già dai primi minuti di ascolto, divampa alto, ineluttabile. Che Alena Baeva e Vadym Kholodenko condividano la vita e non solo la scena è dettaglio aggiunto; l’approccio della violinista russa e del pianista ucraino ne racconta i temperamenti, diversi e, al tempo, tremendamente affini, quasi come una predestinazione, una carta del cielo che ne fa partner eletti dagli astri. Depositari, entrambi, di una strumentalità millimetrica e guizzante, nello scintillio virtuosistico come nel sottile lavoro di lima di fraseggi nitidi e affilati; e cantori, entrambi, di un lirismo asciutto, di una naturalezza a cui nessun orpello aggiunto serve per convincere. Al centro di questo viaggio ideale, nel segno appunto della dimensione fantastica, torreggia Schubert, con la Fantasia D.934, enigmatico cristallo di impervia complessità, custode geloso di un’anima di introversa, ritrosa mutevolezza. Attorno, la deliziosa trascrizione firmata da Samuel Dushkin del Divertimento che Stravinskij sui calchi di frammenti rubati all’amato Čajkovskij, disseminata di lampeggianti citazioni, di apparizioni fugaci. E ancora, l’incanto degli schumanniani Mἅrchenbilder dove anche il proverbiale pudore di Kholodenko sembra vacillare e sciogliersi per un attimo al calore di quel violino così sinceramente crepitante, fino al visionario affresco della Fantaisie di Messiaen. Il granito smaltato oro del pianoforte di Kholodenko, l’archetto fatato della Baeva. L’incontro di due personalità di vertice, capaci di coniugare i rispettivi talenti al comune braciere di un racconto stregante, condotto sul filo, col batticuore. Quasi un album intimo, famigliare, sfogliato in nostra presenza, ma soprattutto, l’ennesima prova di due tra i massimi interpreti della scena attuale.
Fantasy
Alena Baeva e Vadym Kholodenko
Alpha Classics