
Roman Borisov e Gabriel Pidoux accompagnati dalla Orf Radio Symphonieorchester Wien diretta da Howard Griffiths
Scritti a cavallo del fatidico strappo con la corte salisburghese, strappo che sancisce di fatto la libertà creativa ma anche la solitudine del compositore e l’esporsi ai difficili incerti di un mestiere ancora subordinato ai capricci della committenza aristocratica, il Concerto per oboe KV 314 e i due Concerti per pianoforte KV 413 e KV 415 rappresentano nel corpus mozartiano preziose testimonianze per indagare quei fermenti – espressivi, estetici ma anche squisitamente biografici – che aprono alla sconcertanti opere dell’ultima febbrile stagione creativa. Guidati dalla bacchetta luminosa di Howard Griffiths alla testa dell’ORF – Radio Symphonieorchester Wien, Roman Borisov e Gabriel Pidoux, rispettivamente pianoforte e oboe uniti dall’elegante leggerezza del loro racconto, entrano nel tessuto mozartiano con una naturalezza che imprime a queste opere di frontiera la giusta tinta di una luce chiaroscurale, resa con una trasparenza che consente di penetrarne il tessuto e di esaltarne la cangiante trama, la sottile, sottesa irrequietezza dei fraseggi interni, il dilatarsi delle oasi contemplative che affiora nei movimenti centrali, la scalpitante, seppur mai esplicita, esuberanza della scrittura.
Mozart
Piano Concertos n°11, 13 Oboe Concerto
Roman Borisov, Gabriel Pidoux
Orf Radio Symphonieorchester Wien
Howard Griffiths
Alpha