Recensioni - Cultura e musica

In Disco: I mentori del romanticismo

Gaia Gaibazzi e Clarissa Carafa tracciano un avvincente filo narrativo che collega Schumann, Brahyms e Reger

La chiave d’accesso al percorso inanellato dalle due interpreti si annuncia ancor prima di svelare l’itinerario dell’ascolto. Mentors, mentori, figure capaci di guidare e di ispirare, di tracciare la strada a chi, semplicemente, ne osservi le movenze. In questo caso, fari di un viaggio che è anche occasione mai trascurabile per indagare, una volta in più, le trascolorazioni – ora palesemente dichiarate ora più sottilmente celate – che accompagnano il linguaggio musicale dalla più accesa stagione romantica fino alle soglie del Novecento, sono Gaia Gaibazzi e Clarissa Carafa, rispettivamente clarinetto e pianoforte dal temperamento appassionato e dall’innata nobiltà di eloquio, punte di diamante della nutrita covata di talenti emergenti sulla scena italiana.

Le due giovani strumentiste, muovendosi con sorprendente autorevolezza tra miniature e grandi forme, tracciano un avvincente filo narrativo che congiunge gli inevitabili Schumann e Brahms, autentiche colonne d’Ercole, con i Fantasiestücke op.73 e con la Sonata in Fa minore op.120, del paesaggio timbrico- espressivo disegnato addosso all’organico, ma che ha nella stella ancora poco frequentata, di Max Reger, i punti di intersezione e, per molti versi, di approdo. Dell’uno, inimitabile rimane l’affondo introspettivo, trepidante, nelle pieghe di un io narrante multiprospettico, continuamente oscillante tra melanconia ed esaltazione, dell’altro è il respiro a larghe campate di una scrittura complessa, innervata da echi sinfonici, audace nelle armonie quanto nell’esplorazione di timbri rubati al bosco. Reger, debitore di entrambi, in una catena di relazioni che conduce a ritroso fino a Bach, è prezioso, avvolgente contrappunto con l’Albumblatt in MI bemolle maggiore, la Tarantella in sol minore ma, soprattutto, con l’ambiziosa Sonata op.49, primo di tre lavori dedicati al principe dei legni che accompagneranno l’intero arco della sua produzione.

Schumann, Brahyms, Reger
Mentors

Gaia Gaibazzi, Clarissa Carafa
Da Vinci Classics