Recensioni - Cultura e musica

In Disco: I rari trii per pianoforte di Ludwig Philipp Scharwenka

Una ricercata esecuzione del Trio Gustav

Mentre tutt’attorno il mondo corre, lanciato a folle corse verso quel precipizio avvincente che, insieme alle avanguardie, cela anche il baratro del conflitto mondiale, l’universo di Ludwig Philipp Scharwenka sembra conservarsi intatto, intriso di umori tardoromantici e accenti che ne tradiscono un’anima boema autentica, eternamente viva. I due Trii per pianoforte, frutti maturi di una produzione copiosa e straordinariamente felice, rivelano una scrittura di trepidante bellezza, capace di farsi acuto sismografo di un’epoca ormai giunta al suo tramonto, e di istanze, presagi, bagliori di un sentire che, tra timore e fascinazione, si insinua sottile, accarezzando le ferree certezze. Opere di rara densità, pervase di un lirismo turbinoso e appassionato che attraversa le stanze caratterizzate da un impianto solidamente tradizionale. Acque turbinose, improvvise trascolorazioni, un’interazione stringente tra gli strumenti, cordiere destinate a rincorrersi, sospinte da un segreto, continuo incalzare. Il Trio Gustav, compagine di superbi solisti al servizio di un dialogo profondo, ne accende le pagine di un’investigazione che restituisce loro la tinta più sanguigna e autentica, non solo la patina vagamente manierata di una voce epigona al sommo Brahms, ma anche l’identità spigolosa, rigorosa, elegiaca di questa personalità a lungo tenuta nell’ombra della storia. A Dario Destefano, Francesco Comisso e John Olaf Laneri va l’ulteriore merito di aver fatto luce su una personalità di primo piano, testimone e protagonista di anni cruciali.

L.P. Scharwenka
Piano Trios

Trio Gustav

BRILLIANT CLASSICS