Recensioni - Cultura e musica

In Disco: Il Debussy visionario di Leonardo Zunica

Il primo libro dei Preludes e la versione per pianoforte del Prélude à l’après midi d’un faune.

Pianista atipico, Leonardo Zunica è un intellettuale (felicemente) prestato al pianoforte. Il suo approccio giunge alla tastiera dopo lunghi processi di macerazione, ricerca, investigazione che giungono al tasto con il loro bagaglio di strada e di fatica. Ne è fecondo risultato un pianismo tempestoso ed analitico, inquieto e vivo, ostinatamente volto a svelare, più che ad esibire, a costo di prendere rischi ed osare sentieri poco battuti. A costo di perdersi prima di ritrovarsi. In linea con questa concezione, il pianista mantovano omaggia, con un’incisione firmata DaVinci Classics, il visionario Debussy, la sua porta sul Novecento più ardito e mercuriale, il pungolo del suo genio a scardinare certezze e ad osare sguardi lontani. Lo fa toccando il sacro testo del Premier Livre dei Préludes, territorio in cui tutto accade sotto le varie forme dell’allusione, della premonizione, della citazione, della parodia. Tutti i luoghi e nessuno, l’ailleurs come passaporto per un viaggio che Zunica affronta con un’adesione intimamente partecipata e, al tempo stesso, attenta a restituire l’arcata, il disegno complessivo, la morfologia di quel territorio così variegato. Dodici pennellate caratteristiche, pregnanti, ritratte attraverso titoli che insieme rivelano suggestione e menzogna, volto e maschera; folgorazioni che Zunica cesella assegnando ad ognuna la corsa lunga di una storia, di una risonanza, di un’identità. Sue anche le note (purtroppo solo in inglese) all’ascolto, degna interfaccia alla ricerca approdata alla resa esecutiva. A suggello del percorso, la versione pianistica, firmata da Leonard Borwick, del Prélude à l’après midi d’un faune.

DEBUSSY
PRELUDES. PRELUDE A L’APRES MIDI D’UN FAUNE

Leonardo Zunica pianoforte

DaVinci Classics