
Pregevole esecuzione firmata da Dmitry Liss della sinfonia n. 3 e della Valse di Ravel
Il canto della nostalgia, del rimpianto, delle ultime parole. La terza Sinfonia op. 44 di Sergej Rachmaninov, scritta dall’esilio svizzero tra il 1935 e il 1936, è uno scrigno di vibrante russicità vista dalla lente alonata (e adulterata, come lo sono i pensieri troppo a lungo macerati nella mente) della distanza, temporale e affettiva prima ancora che geografica. La prima (sfortunata) esecuzione, con Leopold Stokovsky alla testa della Philadelphia Orchestra, avverrà nel 1936, nell’omonima città statunitense, ma il compositore – che morirà a Beverly Hills, sette anni più tardi - continuerà a limare quella tela di Penelope, così intrisa di materiali biografici, di colori e umori legati alle sue radici più intime, seppur debitrice di una ben chiara patina hollywoodiana, maturata nel corso delle numerose collaborazioni del compositore con l’industria cinematografica . Oggi, in un’esecuzione di pregevole autorevolezza, a consegnarci questo testamento è la bacchetta di Dmitry Liss, che con sguardo saldo conduce la sua Ural Philarmonic Orchestra attraverso i tre movimenti di questo affresco, distillandone lo spirito autentico, esaltando cioè, senza facili quanto ruffiani indugi, il tratto poderoso, non di rado ruvido, steso per frasi turgide e ariose, l’anelito nostalgico e popolareggiante che a più riprese affiora dai suoi tre movimenti ma, soprattutto, l’alone fatalistico, presago, che il Dies Iræ porta alla luce nell’ultimo quadro. Abbinato a questa Terza e ultima Sinfonia di Rachmaninov, in un interessante gioco di contrasti e di specchi deformati, giunge – magistralmente cesellato, nella struggente amarezza che vi abita - il Ravel de La Valse. Una danza verso l’ultimo istante rubato, verso la morte che Liss, anziché affrontare nella sua vorticosa ebbrezza, accarezza con lo sguardo in retrospettiva, come si guarda ad un mondo ormai irrimediabilmente perduto, ancora incantevole ma sul quale già aleggia l’ombra dell’incombente decomposizione.
Sergej Rachmaninov, Maurice Ravel
Sinfonia n.3 - La valse
Ural Philarmonic Orchestra
Dmitry Liss
Fuga Libera