Recensioni - Cultura e musica

In Disco: L'eclettico recital di Víkingur Ólafsson

Una selezione che spazia da Bach a Schumann a Adès a Birgisson

Libertà e rigore, estro ed originalità sempre al servizio di un pensiero musicale nitido, ispirato, straordinariamente comunicativo. Quest’estate, la sua arte ha letteralmente stregato il pubblico del Parc du Chateau de Florans, al Festival Internazionale di La Roque d’Anthéron attraverso un percorso d’ascolto, cucito con logica cartesiana, tra Mozart e Galuppi, tra Carl Philipp Emmanuel Bach e Liszt. Un filo avvincente capace di pensare e ripensare la musica, ma anche di riposizionare l’approccio e la funzione del concerto quale momento di condivisione e di dibattito. Con quest’ultimo doppio CD, il giovane pianista islandese Víkingur Ólafsson prosegue nel solco del suo originale sentiero combinatorio e profondamente personale, e lo fa nel segno di un commosso omaggio alla figura di György Kurtág, nume tutelare che tanta parte ha avuto e continua ad avere nella sua vita umana ed artistica. “Aus der Ferne” è infatti la scintilla che dà il nome e l’impronta a questo From Afar, inciso sia su pianoforte grancoda che su verticale, quasi a sollecitare l’inesauribile risonanza delle pagine. Ne nasce un dialogo vivo, incantato, trasversale al tempo ed alla geografia, che da miniature di Kurtág - alcune delle quali suonate a quattro mani con la moglie Halla Oddný Magnúsdottir, così come l’autore faceva con la moglie Márta – come un fiume finiscono per trascinare lungo il loro corso altre pagine, altre voci, in una sorta di intrinseca corrispondenza. Mozart, Schumann, Brahms e Bartók, oltre che da canti popolari islandesi e ungheresi; pagine immerse in una natura profonda e presaga, pagine rivisitate e restituite, integre eppure rinnovate, ad un presente che ne solletica l’eterna bellezza, come il mozartiano Laudate Dominum, traboccante di commozione. Fino all’inedito The Branch di Thomas Adès, sogno ad occhi aperti composto appositamente per l’interprete.

From Afar
Víkingur Ólafsson

Deutsche Grammophone 2022