Recensioni - Cultura e musica

In Disco: L'immaginaria clonna sonora di Madame Bovary

David Kadouch si ispira al capolavoro di Flaubert per il suo nuovo recital su cd

Il fondale sonoro ed emotivo della storia, vicenda personale e universale, il tappeto su cui potrebbe idealmente consumarsi il percorso di una donna nel breve giro di compasso che caratterizza la sua esistenza. Il découpage di miniature che David Kadouch incastra in un ascolto di rara pregnanza e finezza guarda ad Emma Bovary, ne indaga acutamente il profilo, le parole e i silenzi, ne esplora il contesto, il linguaggio, tra reticenze e vampate di indicibile passione. E, dal capolavoro di Gustave Flaubert, prende il volo per immaginarne una possibile colonna sonora capace di rilasciare, insieme ai suoni, i profumi, i respiri, i giochi di sguardi.Pagine dal sapore intimo e colloquiale, lirico ed introspettivo che ben potrebbero tradurre i trasalimenti, i turbamenti, gli slanci e i drammi di un cuore che ama. Pagine (molte delle quali) firmate da donne, con due incursioni, perfettamente mimetizzate, di Chopin e Liszt, a loro volta profondi conoscitori dell’animo femminile. Fanny Mendelssohn, Pauline Viardot, Clara Wieck-Schumann, Louise Farrenc: coraggiose, ardite protagoniste e testimoni di un’epoca attraverso un sentire personale e straordinariamente spiccato che, nella restituzione vibrante e sorvegliata del giovane pianista nizzardo, si fa microcosmo di cangiante, preziosa bellezza, illuminata da una strumentalità cristallina ed elegantissima. 

David Kadouch
Les musiques de Madame Bovary
Mirare