Recensioni - Cultura e musica

In Disco: Masques and Fancies dell'Inghilterra elisabettiana

Il Concerto Scirocco in una accattivante proposta di un repertorio desueto

Facile, se si cede alla tentazione di chiudere per un attimo gli occhi; facile essere assaliti dalla visione di una scena così vivida da sembrar vera. Broccati, gemme rare, sguardi complici e deferenti, il codice di una comunicazione in cui ogni dettaglio è simbolo e allusione, maschera e monito. La cornice è l’opulenza della corte inglese, o di una sua collaterale ramificazione; l’occasione è una festa, luogo ideale per tramare nozze, imprese militari, intrighi politici. E lo spettacolo del potere necessita di un contraltare degno di tanta stupefazione: un masque, genere in cui musica, danza e teatro si fondono in una combinazione complessa e sfuggente alle rigide maglie della forma. Nell’Inghilterra elisabettiana a cavallo tra XVI  e XVII secolo, l’età d’oro della corona è anche lo zenith dei masques. Questa preziosa registrazione è frutto di una perizia strumentale di squisita fattura non meno che di un certosino lavoro d’archivio, a stanare pagine e frammenti utili a comporre i tasselli di un mosaico di abbacinante bellezza. Fantasie ardite, armonie cangianti, radici nel contrappunto e una mobilità ritmica che ne traduce l’irrequietezza del pensiero, siano esse pagine ammiccanti all’amore o alla guerra, al trionfo o all’eroica capitolazione, i masques diventano terreno obbligato su cui ogni compositore di velleità si cimenta in questi anni in cui la potenza inglese sbaraglia il temibile nemico spagnolo. In questo ritratto in posa che, come ogni lavoro su commissione, magnifica le virtù del mecenate, si può cogliere in controluce tutta la straordinaria vivacità di una visione che è già teatro in musica, teatro agito, drammatizzato, fortemente allegorico. La restituzione dell’ensemble Concerto Scirocco ben onora il nome della formazione nella vitalità scapricciata e pulsante di questa festa esclusiva, capace tuttavia di contaminazioni con gli accenti più popolari. La direzione di Giulia Genini è ariosa e nitida, spiccatamente incisiva, senza mai togliere allo spettacolo quello stupor, quell’immediatezza, che di queste pagine è l’anima.

Music for the Eyes
Concerto Scirocco
Giulia Genini

Arcana