Recensioni - Cultura e musica

In Disco: Miniature per quartetto d'archi

Un eclettico itinerario da Boccherini a Komitas nel nuovo cd del Quartetto Indaco

Dettagli destinati ad impreziosire testi da consegnare all’eternità, lasciando nel sottile tratto di linee di quasi impercettibile fattura la firma dell’anonimo autore, nell’anonimo sfoggio della propria sapienza, le miniature sono universi in sedicesimo, microcosmi in cui tutto abita e tutto si tiene. In questa godibile passeggiata nella letteratura musicale attraverso secoli e territori, ad incontrare autori ma anche stilemi, orizzonti espressivi, il Quartetto Indaco invita idealmente l’ascoltatore ad un’occasione più distesa in cui apprezzare, della propria formazione nata nel prestigioso vivaio della Scuola di Fiesole, le qualità individuali e di insieme. La solarità del suono, la naturalezza di un fraseggio sempre conversativo, interlocutorio nell’interazione delle sue linee, la pudica complicità con cui ogni componente travasa la propria natura nell’anima di un fare musica estroverso e appassionato. Un itinerario da Bloch a Schubert, da Boccherini a Webern, transitando per l’imprescindibile Mozart, fino ad incontrare la voce armena di Padre Komitas, qui trascritta da Sergei Zakharovich Asiamazyan per quartetto d’archi, e quella rara di Germaine Tailleferre. Assaggi di un futuro che è già presente.

Miniature
Quartetto Indaco

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