Recensioni - Cultura e musica

In Disco: Un Lubimov d'archivio per un graffiante John Cage

Fuga Libera pubblica una storica esecuzione del 1994 di Four Walls 

Lo scorso aprile, la sua voce si era alzata, attraverso l’altare del suo pianoforte, ad urlare il suo no a Putin e il suo sostegno al popolo ucraino. La polizia russa aveva interrotto quel canto straziato e luminoso, ne aveva soffocato il racconto. Un racconto ancor più pericoloso in quanto libero, alato, da sempre pronto ad angolazioni ardite, personali. Una voce imprendibile. Alexei Lubimov è e rimane una delle personalità più carismatiche della sua generazione, capace di guardare alla musica dal grandangolo di un’intelligenza che sa abbracciarne le multiformi declinazioni, dalla produzione del primo barocco fino alle ultime propaggini del nostro presente indicativo. Ne è autorevole prova questo Four Walls, scritto da John Cage nel 1944 ed originariamente pensato per le coreografie di un balletto firmato da Merce Cunningham: un racconto a quadri, punteggiato di silenzi, corroso da una scrittura essenziale e graffiante che sembra anticipare le soluzioni di lì a venire, Glass in primis ma anche Pἅrt e tutta la corrente cosiddetta minimalista. Un racconto steso per tableaux istantanei, schegge ferite e taglienti ammiccanti a scene di famiglia; la scrittura non indugia sui profili ma sembra alludere ai contrasti, ai non detti, ai grovigli e alle ossessioni di una costellazione di affetti e relazioni destinate a non conciliarsi, a guardarsi senza mai vedersi né riconoscersi. In questa registrazione pescata dagli archivi del Festival di Lockenhaus del 1994, Lubimov – raggiunto nel nono quadro dalla voce di Marianne Pousseur - sembra esplorare con lucida, implacabile tensione gli spazi di questo interno, toccarne i limiti, percepirne le brecce di libertà possibile, in un gioco che fa della cordiera un sismografo dell’umanità intesa nella sua più universale accezione. Un ascolto che ci rivela impietosamente la nostra parte più oscura.

John Cage
Four Walls

Alexei Lubimov

Fuga Libera