Recensioni - Cultura e musica

In disco: Una preziosa schubertiade per chitarra

Il raffinato progetto di Eugenio della Chiara, che comprende la Sonata Arpeggione e alcune trascrizioni di lieder

Strumento perfetto per servire con duttile informalità le più disparate situazioni, ora protagonista, più spesso fedele comprimaria ad accompagnare il canto con la sua opalescente palette, la chitarra vive nella Vienna di primo XIX secolo un’epoca d’oro. Per rendercene conto basta ascoltare il prezioso itinerario nell’immaginario schubertiano che Eugenio della Chiara traccia in questo progetto discografico, dove la voce del principe del Lied trova sulla cordiera un luogo espressivo di trepidante bellezza. A snodare il nastro di una narrazione che attraversa con la naturalezza di uno sguardo a luce naturale la celeberrima Sonata D. 821 “Arpeggione” ed un grappolo di Lieder trascritti da coevi ed amici di Schubert stesso è Eugenio della Chiara. E come in una vera e propria schubertiade, l’interprete pesarese chiama a sé sodali di pari calibro quali Mert Süngü e Davide Cabassi - raffinato complice nell’ordire, al fortepiano, una tela trapuntata da pari incanto e sgomento – per restituirci un ritratto di rara eleganza.

FRANZ SCHUBERT
A portrait on guitar

Eugenio della Chiara, Davide Cabassi, Mert Süngü
DECCA 2020